Ivan Provedel, Alessio Romagnoli, Nicolò Casale. Sono loro i principali artefici di una ritrovata solidità difensiva che ha permesso alla Lazio di centrare il traguardo Champions. Non tutto, ovviamente, si spiega coi singoli. Premesso che vanno sottolineati anche gli evidenti miglioramenti di Hysaj e Marusic e il contributo di Lazzari e Patric, è il collettivo che sembra proprio abituato a una nuova fase di ripiego e di chiusura degli spazi super efficace. Il tutto, come sempre, si riassume al meglio coi numeri.

Lazio, numeri difensivi impressionanti: il confronto col 2022

L'anno scorso era quello della completa transizione. Da cinque anni di 3-5-2 con Inzaghi al 4-3-3 di Sarri. Nuova epoca, nuovo modulo, meccanismi da imparare e perfezionare. La Lazio ha chiuso il campionato 2021/2022 al quinto posto, con 64 punti, 58 gol subiti (1.53 di media a partita) e 9 clean sheet.

Sembra quasi imbarazzante il miglioramento appena dodici mesi più tardi. Dopo 36 giornate, la Lazio è seconda con 68 punti, 28 gol subiti e 20 clean sheet. Vale a dire: 30 reti incassate in meno e 11 porte inviolate in più. E mancano ancora 180 minuti. Nel 2022, a questo punto del campionato, i gol presi erano 53. 

A proposito di giornate ancora da giocare: su Provedel si è detto tanto, ma non tutto. Se il dato sull'imbattibilità è incredibile, c'è da ricordare che è persino parziale e ulteriormente migliorabile. Tre record nel mirino: quello individuale per porte inviolate (21), quello generale nella storia della Serie A (22) e quello di casa Lazio con meno di 30 gol subiti per la prima volta col campionato a 20 squadre. Considerando che alle porte ci sono le partite con la già retrocessa Cremonese e il già salvo Empoli, non sono primati così impossibili da centrare.

Da celebrare, ad ogni modo, anche la nuova coppia di centrali: Romagnoli è arrivato a costo zero in estate ed è diventato da subito leader della retroguardia, Casale è stato preso dal Verona per 10 milioni di euro e in poche partite ha guadagnato il posto da titolare. Pensate che, su 36 giornate, ben 13 non le hanno neanche giocate insieme, tra problemi fisici, squalifiche e un inizio torneo ancora in fase di carburazione specie per l'ex scaligero. Chissà che cosa sarebbe successo, in termini di malus, se questo tandem fosse stato al massimo della sua efficienza sin dall'inizio...

Romagnoli e Casale, nuovi leader della difesa della Lazio (Getty)
Romagnoli e Casale, nuovi leader della difesa della Lazio (Getty)