Tutti pazzi per Deulofeu. Dopo la magia di Bologna, con il Milan in nove e mel momento probabilmente più difficile della stagione rossonera, è già scoppiata la Gerard-mania, non solo tra i tifosi rossoneri, come è comprensibile, ma anche tra i fantallenatori. E se all’impatto fantacalcistico dello spagnolo abbiamo già accennato, interessante è capire quale possa essere il suo impatto nel gioco rossonero, nella veste di vice-Bonaventura che l’ex Everton si candida, a questo punto con autorevolezza maggiore rispetto al più quotato (almeno sino a qualche settimana fa) Ocampos.
“Preferisco giocare a destra”, ha detto al suo arrivo a Milano Deulofeu, chiaramente aprendosi in ogni caso a qualsiasi soluzione tattica. Ma proprio da destra, ieri sera, è arrivalo lo slalom sulla linea di fondo, già autentico marchio di fabbrica dello spagnolo, che indifferentemente, anche a sinistra, laddove agì proprio in sostituzione di Bonaventura andò in scena contro l’Udinese, trovando l’opposizione di Karnezis anzichè l’accorrente in mezzo, come contro la squadra di Donadoni ieri. Come, peraltro, contro Buffon in coppa Italia, al suo esordio.
Giocare a sinistra, insomma, non impressiona Deulofeu. Che, al momento, è l’uomo destinato a non far rimpiangere Bonaventura. Compito non banale, eppure lo spagnolo per ora sembra non far rimpiangere Jack, ai box fino a fine stagione. Simili, ma non uguali: va valutato cosa il Milan potrebbe guadagnare dall’avvicendamento Bonaventura-Deulofeu. E qualche statistica, pur con un esiguo numero di partite disputate da Deulofeu, può far intuire cosa c’è da aspettarsi.
Un palo, una sensazione generale di pericolosità in ognuna delle sue sortite, ma il gol (certo, dopo appena due partite) per Deulofeu tarda ancora ad arrivare. Sull’impatto offensivo di Bonaventura, inutile sperticarsi in lodi, il confronto difficilmente reggerebbe. Eppure, sono solo tre in campionato le reti dell’azzurro, bottino destinato purtroppo a diventare definitivo. Se a livello realizzativo anche la (giovane) carriera dello spagnolo (6 gol in oltre 70 presenze dal 2013 ad oggi) non incoraggerebbe un confronto con Bonaventura, viceversa sul fronte dell’assistenza, oltre a spiccare per estetica, il +1 di ieri sera (peraltro non reso più ampio solo dall’imprecisione dei compagni nel corso della partita) è utile a intuire che Deulofeu, in attesa del gol, potrebbe essere preziosissimo come assistman, in una zona del campo, come la linea di fondo, in precedenza poco frequentata da Bonaventura.
Se certamente il Milan risente, e risentirà, della perdita in finalizzazione, in costruzione in mezzo al campo, e soprattutto in carisma, del ko di Bonaventura, con Deulofeu come sostituto potrebbe guadagnarne in dinamismo offensivo, e sul fronte di quello che è stato spesso e volentieri il vero problema del gioco rossonero: l’ultimo passaggio.
Numeri ancora acerbi, ed esperienza rossonera ancora giovanissima per Deulofeu, che ha già conquistato tutti. A lui il compito di transformare questi indizi in certezza. Forse meno gol, ma diversi assist in più: sarà davvero così?