Sono giorni di aste e di fantamercato, ed in molti si chiedono - o si sono già chiesti - chi siano i veri irrinunciabili da prendere, reparto per reparto. La risposta, in realtà, sarebbe molto articolata, ma un particolare determinante vale la maggior parte delle fantaleghe: serve almeno un "top-player" per reparto. Esistono difatti delle fasce virtuali d'acquisto dei calciatori, che cambiano peraltro in base a tutta una serie di parametri, in base alle quali provare a comporre la propria rosa. Una linea identificativa orientativa è quella data dalle cosiddette quotazioni, che di fatto vanno a dare un "prezzo" ad ognuno, ed a scaglionare così i nomi secondo un ordine discendente. Ciò che è suggerito fare, in ogni caso, è provare a fare almeno un acquisto di prima fascia in ogni reparto, escluso quello relativo ai portieri. Nella fattispecie, in primissila fascia c'è ormai da molto tempo il solo Gigi Buffon, ed i vari Reina, Handanovic, Donnarumma, Perin e Szczesny, soprattutto per numero potenziale di gol subiti, partono in seconda. Ma quali sono i nomi di prima fascia degli altri tre reparti?
DIFENSORI - Segnatevi questi nomi. A prescindere dal numero di componenti della vostra lega (quantomeno da 6 a 10), almeno uno di loro dovrà essere vostro. Non lesinate sulla difesa, a maggior ragione se tra le regole contempliate il cosiddetto "modificatore". In tal caso, sempre meglio orientarsi verso i centrali da pochi bonus ed elevata continuità di rendimento, ma senza dimenticare quello che sarà il vostro "leader", da schierare sempre ed in ogni occasione. Senza un ordine ben preciso, sono quindi da prendere:
- Florenzi-Bruno Peres, possibilmente in combinata. Dalla corsia destra della Roma sono sempre arrivati molti cross e molti gol, quindi l'idea di accaparrarsela in toto è più che indicata.
- Bonucci, solido nel voti e storicamente abile in zona gol.
- Alex Sandro, padrone della sinistra del centrocampo della Juve, quest'anno con minore concorrenza da parte di Evra.
- Dani Alves, che nonostante Allegri abbia a disposizione Lichtsteiner e Cuadrado resta il titolare, ed un top per ovvi motivi.
- Acerbi, reduce dalla sua migliore stagione in carriera, titolare fisso del Sassuolo e sempre pronto a portare a casa il +3 in area avversaria.
- Gonzalo Rodriguez, perché chi ha segnato 21 gol, da difensore, in 4 stagioni di A, non può che essere una primissima scelta.
CENTROCAMPISTI - Qui la lista si infoltisce. E, soprattutto, ingolosisce: sono tanti, anche quest'anno, i potenziali C da prendere assolutamente, e l'obiettivo potrebbe essere addirittura quello di averne un paio, in rosa, intorno ai quali far ruotare tutti gli altri. Questi i nomi più caldi:
- Ilicic, che continua a giocare a ridosso della punta in casa Fiorentina, e che batte praticamente ogni tiro da fermo, punizione o angolo che sia.
- Candreva, le cui quotazioni, nonostante l'iniziale ostracismo di de Boer, stanno risalendo, e che in caso di mantenimento del 4-3-3 gioca praticamente sulla linea degli attaccanti.
- Pjanic, che magari non replicherà la scorsa, pazzesca stagione (9 gol e 10 assist), ma che della Juventus appena sarà al 100% della condizione sarà fulcro imprescindibile: e non dimenticatevi che, in caso di 4-3-1-2, potrebbe addirittura fare il trequartista.
- Perotti, che oltre che agire da esterno nel 4-3-3, una partita sì e una no, in media, è anche l'alter ego di Dzeko da finto nove della Roma. Senza scordare che è anche un tiratore infallibile.
- Hamsik, che pur avendo, negli ultimi mesi, arretrato leggermente il suo raggio d'azione, resta uno dei più continui in quanto a media voto, ed anche una scelta da 10/15 potenziali bonus, tra +1 e +3.
- Gomez, che all'Atalanta spesso è il più letale dei tre davanti, e che con il calcio offensivo di Gasperini non potrà che far meglio (e già la base di partenza, 7 gol e 8 assist, era di tutto rispetto).
- Felipe Anderson, che insieme a Immobile ed a differenza di Keita, ad oggi è l'unico certo del posto, tanto nel 4-3-3, tanto nel 4-2-3-1 provato da Inzaghi.
- Perisic, che dovrà si guardarsi dalla possibile concorrenza di Gabigol, che cerca spazio, ma che dopo una prima annata di ambientamento in Serie A sembra definitivamente pronto a esplodere, anche sotto il profilo fantacalcistico. E che, al pari di Candreva, gioca stabilmente da A pur essendo un C.
- Nainggolan, che paga sì qualche cartellino di troppo, ma che da quando è arrivato Spalletti gioca sia da trequartista nel 4-2-3-1 che da mezzala di inserimento nel 4-3-3.
- Bonaventura, che pur non avendo un rendimento da ultra-top del reparto parte da 6 gol e 7 assist, e che in qualche occasione Montella potrebbe anche schierare da esterno d'attacco nel 4-3-3. Senza scordare il fatto che la sua elevata continuità di rendimento a fine campionato fa sempre elevare a dismisura la sua fantamedia.
- Suso, che al pari di Jack ad oggi è uno dei pochi inamovibili del Milan, e soprattutto sembra poter essere tra i più prolifici, quantomeno sulla carta.
- Saponara, che sostanzialmente all'Empoli gioca da seconda punta, mentre Pucciarelli fa il raccordo, e che può tranquillamente superare la doppia cifra. Peccato solo per qualche periodo di oblio, anche troppo lungo.
- Borja Valero, che un po' come Bonaventura non avrà la doppia cifra come obiettivo concreto, ma che gioca talvolta a ridosso dell'unica punta nel 4-3-2-1, e che ha un rendimento medio, in quanto a media voto, talmente elevato da farsi perdonare anche un minor numero di +3 messo a referto.
ATTACCANTI - Occhio, perché qui le considerazioni cambiano drasticamente. Perché anche quest'anno sono davvero poche le primissime scelte del reparto più importante, almeno a livello meramente numerico, a livello fantacalcistico. Sono difatti solo 6 le certezze assolute, quantomeno sulla carta, da fare quest'anno: non ci sono Salah, che potrebbe pagare il turn-over e qualche intoppo della Roma; Milik, che pur essendo partito benissimo alla lunga potrebbe soffrire la concorrenza di Gabbiadini; Immobile, che segna relativamente meno degli altri e che deve ancora esser calibrato tatticamente in una Lazio in divenire; Berardi, che pur partito benissimo tende a vivere periodi di lungo appannamento, e porta a casa un po' troppi malus. Questi, in definitiva, i top di gamma:
- Higuain, senza alcuna necessità di spiegare il perché. Il Pipita quest'anno ha alle spalle Mandzukic, ma a breve potrebbe scavalcare definitivamente il croato. Non aspettatevi, quindi, di nuovo gli oltre 100 punti bonus della scorsa stagione, ma almeno una 20ina di gol e qualche assist.
- Dybala, che paradossalmente ha come alternativa solo il giovane Pjaca, e che sembra avere il posto fisso più garantito del suo connazionale. Diversamente dal quale, peraltro, difficilmente scende sotto la sufficienza, e che potrebbe anche iniziare a calciare i rigori. Almeno in avvio: per i successivi, poi, la scelta potrebbe farla Landucci, vice allenatore dei bianconeri.
- Icardi, che però al pari di Bacca, pur avendo una 20ina di gol in canna, ha un brutto vizio: prendere clamorose insufficienze nelle giornate no, sue e dell'Inter.
- Bacca, che non ha le Coppe e che resta l'unico puntero, e rigorista, a disposizione di Montella. I cui 4.5 e 5, però, reiterati quando non segna, sono assai noiosi.
- Pavoletti, atteso dalla possibile annata della consacrazione, punto fermo del Genoa e fulcro avanzato del 3-4-3 di Juric.
- Belotti, che non è più una scommessa, visto che parliamo del miglior cannoniere italiano dell'anno solare, e che ad oggi è già il capocannoniere del campionato. E se avesse segnato anche quei due rigori...
Ezio Azzollini