"Rialzati superba e torna al tuo splendore!". È questo il grido che echeggia dalla curva del Genoa, impresso in un lungo e indelebile striscione. Quest'oggi non sarà un giorno come gli altri

Dopo lo stop obbligato per i noti drammatici fatti di Genova, il Grifone di Ballardini si prepara per il proprio esordio nella stagione 2018/19, consapevole del compito di dare la risposta sportiva che la città si aspetta e pronta a caricarsi sulle spalle tutta la responsabilità occorrente per non sfigurare e per iniziare al meglio l'annata. Tra il Genoa e i tre punti, tuttavia, vi è un avversario ostico e preparato, all'esordio in trasferta dopo il salto dalla Serie B e già vittorioso alla prima uscita stagionale tra le mura amiche. L'Empoli di Andreazzoli non vuol certo sfigurare e sa bene che un pari sarebbe già un ottimo risultato, ma la tentazione di trovarsi in testa alla classifica con le "grandi" del torneo è troppa e non resta che dar vita a un sogno ad oggi più che realizzabile. 

Con queste premesse gli allenatori si preparano a scendere in campo, Ballardini si schiera con il 3-4-1-2: dinanzi a Marchetti vi sono Biraschi, Spolli e Zukanovic; Criscito e Lazovic esterni, con Romulo e Hiljemark nel mezzo. In avanti Pandev ad ispirare le due punte Kouamé e Piatek. Fuori Favilli per un problema fisico che lo costringe a non presenziare neppure in panchina.


Andreazzoli schiera i suoi con il canonico 4-3-1-2: Terracciano in porta con Di Lorenzo, Silvestre, Rasmussen e Antonelli, preferito a Pasqual, in difesa. A centrocampo il neo acquisto Acquah con Capezzi e l'eroe del trionfo contro il Cagliari, Krunic. In avanti Zajc in posizione di trequartista con Caputo e La Gumina in avanti.

Dopo il minuto di raccoglimento per commemorare le vittime del crollo del ponte Morandi, inizia la gara. Neppure il tempo di studiarsi che al 6' il Genoa passa: Criscito dalla sinistra lascia partire il traversone, Piatek è ingiustificatamente dimenticato dalla retroguardia empolese e il polacco firma il vantaggio con un tiro al volo. La replica degli ospiti è affidata a Zajc che da calcio piazzato lascia immobile Marchetti e stampa la sfera all'incrocio dei pali, sfiorando il pareggio. L'Empoli, tuttavia, è in difficoltà e al 18' il Genoa ne approfitta e raddoppia: Criscito trova il filtrante per Kouamé che di prima intenzione batte Terracciano per il gol che vale il 2-0. I toscani sono alle corde ma provano a reagire con La Gumina e Antonelli, entrambi fermati in posizione di off-side. Al minuto 43' commozione per l'applauso in memoria delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi. Dopo 2' di recupero termina la prima frazione di gioco sul punteggio di 2-0 in favore dei liguri.

Nella ripresa si riparte senza cambi e con il medesimo copione del finale di primo tempo, con l'Empoli che ci prova ma è disordinato e anche sfortunato, come in occasione del tiro di Zajc che viene prima salvato da Marchetti e poi respinto dal palo dopo pochi minuti dall'inizio del secondo tempo. Piatek ci prova dalla distanza, ma la sfera termina fuori, l'Empoli avanza il baricentro e il Genoa si abbassa limitandosi alle ripartenze, ma il parziale non cambia. Gli unici acuti ospiti sono affidati a Zajc, mentre il Genoa bada bene a non disunirsi e si affida ai lanci lunghi e ai calci piazzati. Al 94', ultimo sussulto empolese, con Di Lorenzo che serve il neoentrato Mraz per il gol che vale l'1-2. Non c'è più tempo e al 94' termina qui la gara.


In un clima a tratti surreale, tra commozione e rabbia in ricordo dei tragici fatti legati al crollo del ponte Morandi e alle 43 vittime nel capoluogo ligure, il Genoa risponde sul campo superando l'Empoli 2-1 con i gol dei debuttanti Piatek e Kouamé. Battuta d’arresto per i toscani, dopo il 2-0 dell’esordio ai danni del Cagliari, ma le premesse per far bene nel prosieguo della stagione ci sono tutte e oggi, su questo campo, sarebbe stato difficile per tutti.