Un gol, un rigore procurato e non solo: è Felipe Anderson il mattatore di una partita non semplicissima per la Lazio, contro un Genoa mai arrendevole ma poco concreto. 

Inzaghi reinventa la difesa, oggi schierata a quattro. Basta e Lulic presidiano le fasce, mentre Radu è spostato centrale, compagno di reparto di Wallace. A centrocampo spazio a Milinkovic, Parolo e Biglia. In avanti il tridente della sicurezza F. Anderson, Immobile e Keita. Nel Genoa confermato Orban in difesa. Panchina per Munoz e Gentiletti. In attacco Ocampos, recuperato a metà settimana, contribuisce a formare il tridente con Rigoni e Pavoletti. 

Partita estremamente tattica nella prima sua fase. Ad alzare un po' di più i ritmi inizia la Lazio, che all'11' sblocca il risultato. Felipe Anderson, su respinta corta in difesa di Rizzo, trova la porta con una gran conclusione da fuori area. I padroni di casa hanno poi modo di raddoppiare due volte. La prima con Immobile su cross di Keita - qui è bravissimo Burdisso a salvare quasi sulla linea di porta - e poi con Milinkovic che bruciata la difesa genoana sulla linea non dà potenza al tiro in porta. Squadra di Juric che resta sempre molto attiva soprattutto grazie alla spinta di Laxalt, ma l'occasione più pericolosa resta quella al 21' di Pavoletti che, su passaggio di Ocampos, non trova la porta da pochi metri. 

Nella ripresa, Juric sostituisce Rigoni con Ninkovic. La squadra di Inzaghi lascia molta iniziativa agli avversari. E così, al 52', su iniziativa personale e in slalom sulla difesa biancoceleste, Ocampos, lanciato da Veloso, segna il gol dell'1 a 1. Cinque minuti più tardi, alla Lazio basta una fiammata di Felipe Anderson in area, poi atterrato da Orban, per avere l'occasione di ristabilire il vantaggio. E' rigore, Biglia si prende la responsabilità dal discehtto e riporta i suoi invantaggio. Al 64' trema la porta genoana con la gran conclusione di Parolo. Al 66' i padroni di casa chiudono il match con la terza rete: su un rimpallo fortunato, Wallace scarica in porta la conclusione. All'82' pericoloso il tiro di Ninkovic che comunque trova pronto Strakosha. Gli uomini di Juric non ci credono più e la Lazio controlla, portandosi a casa una vittoria più che legittima.