Il graffio del Panterone arriva sempre alla fine. E lascia il segno. Ma stavolta Felipe Caicedo si è superato. Perché il gol che salva la Lazio e impedisce alla Juve di vincere arriva proprio allo scadere, neanche un secondo prima. Tanto che l’arbitro Massa neppure fa riprendere il gioco. Il capolavoro dell’uomo specializzato nei gol realizzati in pieno recupero. Al punto che, adesso, il nomignolo di Last minute Caicedo gli sta stretto. Sì, meglio chiamarlo Last second Caicedo.

Lazio, ci pensa sempre Caicedo

È la quinta volta negli ultimi dodici mesi che l’attaccante ecuadoriano colpisce dopo il 90’. Tutte reti pesanti, tutte reti che - prima di quella di ieri - avevano fruttato i tre punti per la Lazio. Il gol di ieri ne ha portato uno solo, ma per come la squadra di Inzaghi ha vissuto la gara con la Juve e, soprattutto, per come si era messa la partita, valgono una vittoria. La serie miracolosa è iniziata quasi un anno fa, il 24 novembre del 2019 a Reggio Emilia. Al 90’ Sassuolo e Lazio erano sull’1-1. Ma al primo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Chiffi il Panterone colpisce con un gol non molto diverso da quello segnato ieri alla Juve.

Proprio contro i bianconeri, due settimane dopo, concede il bis. La Lazio è già in vantaggio per 2-1, ma la Juve preme. Il gol di Caicedo, che arriva al 95’, proprio come ieri, chiude definitamente i giochi. Passa una settimana e Caicedo ne combina un’altra. A Cagliari la Lazio è sotto per 1-0 al 90’. Luis Alberto pareggia al 93’ e a sette secondi dal 98’ l’ecuadoriano segna di testa il gol dell’incredibile sorpasso. Nei mesi successivi Caicedo torna alla normalità, fatta di tante prestazioni generose e di gol, ma tutti prima del 90’. Torna l’autunno, però, e lui riprende le sue abitudini di goleador extratime. Il primo graffio arriva il 1° novembre a Torino. Come a Cagliari l’anno scorso, al 90’ la Lazio è sotto. Il pareggio lo segna Immobile su rigore e poi al 53’, stesso minuto di Cagliari, arriva il gol del sorpasso siglato da Felipao.

L'esultanza di Caicedo (Getty Images)
L'esultanza di Caicedo (Getty Images)