Nella Serie A edizione 2018/19 la marcia della Juventus sembra inarrestabile. Nel primo vero e proprio big match di questa stagione gli uomini di Allegri, nonostante lo svantaggio iniziale, non si scompongono e riescono a ribaltare la partita, chiudendo il match addirittura sul 3-1 grazie alla doppietta di Mandžuki? ed alla rete di Bonucci.

L'avvio di gara di Ronaldo e compagni è quasi scioccante, forse troppo convinti della loro superiorità i bianconeri eccedono nel voler uscire palla al piede dalla propria area di rigore, finendo con il regalare il possesso agli avversari in più di un'occasione. Al 10' gli azzurri decidono di capitalizzare l'ennesimo errore degli avversari: Allan si avventa su una verticalizzazione forzata di Bonucci per Dybala, rubando il pallone per poi scaricarlo verso Callejon, lo spagnolo non ci pensa due volte e serve di prima l'accorrente Mertens. Il finto nueve azzurro insacca liberamente da due passi. Il gol subito risveglia la Juventus e soprattutto Cristiano Ronaldo, un quarto d'ora dopo la rete di Mertens il fenomeno portoghese si mette in proprio, ubriaca di finte Hysai e poi mette al centro, dove il movimento perfetto di Emre Can libera Mandžuki? che, ricordandosi di essere stato una prima punta, schiaccia il pallone di testa, rendendo vano qualsiasi tentativo di intervento da parte di Ospina. Dopo il gol realizzato la Juventus cresce ancora in personalità e ha l'occasione di segnare subito il 2-1, ma il batti e ribatti sviluppatosi nell'area partenopea dopo una punizione di Cristiano Ronaldo finisce con un nulla di fatto grazie al provvidenziale intervento di Mario Rui e Koulibaly sulla linea. La prima frazione si conclude dunque sul punteggio di 1-1.

Appena quattro minuti dall'inizio del secondo tempo e la Juventus ribalta definitivamente il risultato: discesa centrale di Dybala che, dopo un rimpallo, riesce a servire Cristiano Ronaldo, conclusione del numero 7 su cui Ospina riesce ad intervenire, ma sulla sua ribattuta si avventa ancora Mandžuki? che insacca a porta vuota. Dopo il vantaggio i bianconeri appaiono in assoluto controllo del match ed è solamente questione di tempo prima che arrivi la rete del 3-1. Gol che si materializza al 76', con il Napoli anche in inferiorità numerica, sugli sviluppi di un calcio d'angolo quando Bonucci, dopo una spizzata del solito Cristiano Ronaldo, devia in scivolata a pochi centimetri dalla porta. Con un vantaggio così ampio Allegri predica la solita "halma" ed i bianconeri si limitano dunque a difendere ordinatamente il vantaggio, lasciando agli uomini di Ancelotti uno sterile possesso.

La prestazione sul campo della Juventus è stata, ad eccezione dei primi dieci minuti, decisamente solida. Per lunghi tratti del match i bianconeri hanno dato la sensazione di poter disporre del proprio avversario a proprio piacimento, fattore che fa piuttosto scalpore considerando che, solo pochi mesi fa, il Napoli ha conteso alla Juventus la vittoria dello Scudetto.

Al termine del match è arrivata però la doccia fredda: davanti alle telecamere il dirigente bianconero Marotta ha praticamente annunciato il suo addio alla causa juventina. Dal prossimo ottobre il dirigente varesino non siederà più nel consiglio di amministrazione juventino e, quasi certamente, nei prossimi mesi non ricoprirà più neanche il ruolo di DG. Un annuncio che ha turbato molti, considerando l'eccellente lavoro fatto dall'ex sampdoriano alla corte della Vecchia Signora, ora non resterà da capire quali saranno gli ulteriori sviluppi, anche se con ogni probabilità il suo posto sarà preso, nell'ottica di un rinnovamento generazionale, dal suo "discepolo" Fabio Paratici. Il futuro di Marotta appare invece decisamente incerto, in molti parlavano di un suo passaggio al Milan, ma l'arrivo a dicembre di Gazidis fa vacillare questa ipotesi, più affascinanti invece le voci che parlano di un suo inserimento nel progetto Monza di Berlusconi e Galliani. Una cosa però appare certa, quale che sia il suo futuro, i tifosi della Juventus non potranno non ringraziare Marotta per lo straordinario lavoro fatto in bianconero, passare in pochi anni da Bendtner, con tutto il rispetto, a Cristiano Ronaldo è qualcosa da veri fuoriclasse.