Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole, ma non c'è.
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Settembre, tempo di raccolta e di impressioni. E allora raccogliamo gli indizi, o appunto le impressioni, del nono mese dell'anno, primo di campionato.
Per l'occasione ci affidiamo a coloro che in questo mese si sono in qualche modo fatti notare, che chiameremo, per restare in tema, impressionisti.
Impressionista numero 1 - La Juventus Fc. Nonostante un allenatore oscurato, nel senso del vetro dietro al quale Antonio Conte è costretto a guardare la partita causa la nota squalifica, e un altro in attesa di giudizio, la Vecchia Signora impressiona per solidità e fame sportiva.
Caratteristica principale il Gigantismo. Si perchè i bianconeri sembrano Gulliver tra i lillipuziani: non perdono ormai da svariati anni luce e non si intravede all'orizzonte, e chissà per quanti orizzonti ancora, qualcuno che possa seriamente porre ostacolo alla dittatura zebrata. Cercasi disperatamente avversario.
Impressionista numero 2 - La coppia Max&Pippo. Letti così sembrerebbero due personaggi dei fumetti per bambini. Da evitare, visto quello che hanno combinato Max Allegri e Pippo Inzaghi.
Dopo essersi insultati, come due mocciosi di periferia, davanti ai ragazzini del Milan, vengono ripresi dal maestro Adriano (Galliani) che li costringe a darsi il mignolo della pace davanti a tutta la classe. Per stavolta se la sono cavata così, la prossima scattano la nota sul registro e le orecchie da somaro.
Impressionista numero 3 - Zdenek Zeman. Sia chiaro: resta intatta la stima per il Boemo, uno dei pochi veri insegnanti di calcio del campionato italiano. Però, però, però... in questo mese dell'allenatore ceco resteranno solamente le velenose battute contro juventini di ieri "Pensavo che Vialli avesse smesso di prendere farmaci", e di oggi "Un pronostico? Chiedetelo a Buffon, è lui l'esperto".
E sul campo? La figuraccia di Torino, le follie col Bologna e due sole vittorie. Per un totale di 8 punti: gli stessi ottenuti lo scorso anno dopo sei giornate dal tanto bistrattato Luis Enrique...
Impressionista numero 4 - Massimo Cellino. Una delle due partite vinte da Zeman è quella contro il Cagliari del fumantino presidente dallo stile a metà tra uno dei Vitelloni e un membro dei Rokes. La storia è arcinota: il presidente rossoblu aveva invitato gli abbonati del Cagliari a recarsi allo stadio Is Arenas di Quartu, nonostante la decisione contraria della Prefettura del capoluogo sardo, che aveva disposto di far giocare la partita a porte chiuse. Risultato 0-3 a tavolino per i giallorossi. Il buon Massimo ha deciso allora di autosospendersi dalla carica di presidente. E' per caso prevista una reunion dei Rokes?
Impressionista numero 5 - Maurizio Zamparini. Se Viola in un noto film di Veronesi baciava tutti, Maurizio invece li caccia tutti. Impressionante la sfilza di allenatori cannibalizzati dal presidente friulano durante la sua carriera. Tanto che per accettare il Palermo l'ultimo della lista Gasperini ha preteso una clausola particolarmente onerosa in caso di esonero.
Da un pò di anni poi le mire del vulcanico imprenditore sono rivolte anche ai suoi collaboratori: Foschi, Sogliano, Panucci, Perinetti. Tanto che il nuovo A.D. Pietro Lo Monaco è entrato in società col 10% del pacchetto. Zamparini ha promesso che per un bel pò starà buono e tranquillo e non caccerà nessuno. Sarà vero?
Fabio Galluzzo