La sessione estiva del mercato della Juventus era considerata quasi unanimamente deficitaria vista la partenza di un campionissimo come Cristiano Ronaldo, rimpiazzato solo numericamente da Moise Kean, mentre l'unica novità positiva è stata quel Manuel Locatelli arrivato a Torino dopo una trattativa a dir poco estenuante con il Sassuolo. Nella sessione di gennaio tutto è cambiato, sia in termini di arrivi che per le partenze.

Quando la situazione sembrava destinata a rimanere invariata, dopo settimane di voci ed insinuazioni di mercato che erano interessate unicamente ad attirare qualche click o vendere qualche copia in più, la Juventus ha tirato fuori le unghie ed è intervenuta pesantemente sulla sua rosa. Il primo, e per ora ufficialmente unico, movimento di mercato è stato l'acquisto del tanto agognato attaccante: non uno qualsiasi, ma l'attuale capocannoniere della Serie A Dusan Vlahovic, comprato dalla Fiorentina per una cifra complessiva che supera i 90 milioni di Euro. Oltre a questo il radiomercato parla di un accordo ormai totale sia con il Borussia Mönchengladbach che con l'entourage del giocatore per il trasferimento del centrocampista svizzero Denis Zakaria alla corte di Allegri. A fare posto a questi due nuovi innesti saranno, con molta probabilità, le partenze di Bentancur e Kulusevski, entrambi indirizzati verso Londra dove ritroveranno quel Paratici che li ha portati in bianconero e un'altra vecchia conoscenza juventina come Antonio Conte.

Il segnale dato dalla dirigenza, dopo mesi di silenzio, è stato molto forte. La Juventus è una squadra che punta a vincere, sempre, e che adesso ha virato fortemente andando a prendere giocatori giovani, ma già "pronti" per i palcoscenici più importanti. Non è un caso se negli ultimi anni sono sbarcati a Torino elementi come de Ligt, Kulusevski, Chiesa, Locatelli ed ora il serbo Vlahovic. Nel suo periodo in bianconero lo svedese non è riuscito ad imporsi come ci si sarebbe aspettato ed ora sta per partire per una nuova avventura, mentre gli altri potranno formare la spina dorsale di una nuova Juventus pronta a ritornare quanto prima al vertice del calcio italiano e tentare nuovamente l'assalto anche a quella soddisfazione europea che manca da fin troppo tempo. Ora la palla passerà a Massimiliano Allegri che, a dispetto di quanto detto poco tempo fa in una conferenza stampa, si troverà di fronte una rosa rinnovata per questa seconda parte di stagione.

A far maggiormente scalpore è stato certamente l'acquisto di Dusan Vlahovic, attaccante serbo che ha compiuto ventidue anni nel giorno del suo arrivo a Torino. Arrivato da Firenze dove i tifosi gigliati non hanno perso ancora una volta l'occasione di insultare l'ormai ex idolo, come accaduto già in passato a Chiesa e Bernardeschi solo per restare nel passato recentissimo. Il centravanti di Belgrado sembra essere l'elemento ideale per questa Juventus e l'attaccante che in molti tifosi hanno invocato durante la prima parte di questa stagione per cercare di risolvere il problema di una scarsissima prolificità della squadra bianconera. Il serbo è il prototipo del centravanti moderno, potente, molto mobile e soprattutto letale sotto porta, nel gioco della Fiorentina veniva esaltato dal grande lavoro della squadra e soprattutto delle due ali offensive che gli venivano affiancate da Italiano. Sarà da capire come Allegri vorrà dargli supporto, nell'ipotesi più sfrontata si potrebbe trovare affiancato ad Alvaro Morata, la cui permanenza pare ormai certa, con Dybala posizionato allle loro spalle, un attacco da mille e una notte e che potrebbe davvero svoltare le sorti della corsa alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. La presenza di un giocatore come Vlahovic potrà migliorare anche il rendimento dello spagnolo e dell'argentino. Per il primo si è spesso parlato della sua necessità di avere accanto un compagno di riferimento con cui dialogare e che possa aprire gli spazi per le sue progressioni. Mentre per il secondo si libereranno importanti porzioni di campo con i difensori avversari occupati a tenere d'occhio il serbo, permettendo al numero 10 di poter avere più tempo e libertà di scelta nel costruire il gioco o, perché no, avventurarsi in azioni personali.

Non è da sottovalutare però anche l'impatto che potrà dare Zakaria al reparto mediano della Juventus. Anche in questo caso il profilo che si cercava era piuttosto chiaro, visto che era entrato nei radar juventini anche il cagliaritano Nandez. Il tecnico ha richiesto un giocatore in grado di dare maggiormente una mano in fase di non possesso, aumentando la fisicità in mezzo al campo e garantendo una pressione importante sui portatori di palla avversari. Lo svizzero è noto per queste sue caratteristiche, il contratto in scadenza il prossimo giugno e la richiesta di un ingaggio non elevatissimo ne hanno poi aumentato esponenzialmente le possibilità di arrivare a Torino anche per la volontà della dirigenza bianconera di anticipare altri club europei che si erano interessati a lui, ma solamente dopo la scadenza del suo accordo con il Borussia.

I vertici della squadra piemontese hanno fatto poche mosse dunque, ma decisamente mirate. La società si è dimostrata cinica nello sfruttare le occasioni che il mercato ha messo a disposizione. Mattoni importantissimi per la rincorsa al quarto posto e che si potranno rivelare determinanti anche per le prossime stagioni.