di Ezio Azzollini
Nell’ambiente biancorosso, da settimane, nonostante il cambio della guardia tra Nicola e Camplone, c'era chi dormiva un po’ tra due guanciali, dando per perso l’inseguimento alla coppia di testa, rappresentata da Cagliari e Crotone, con la testa già forse alla prospettiva dei playoff, “forti” del terzo posto (poi quarto, poco importa).
Molto importa, invece. Perchè il Pescara, nel frattempo scappato via, con la vittoria nello scontro diretto fa scattare ufficialmente, e forse tardivamente, l’allarme: altri 3 punti mangiati dagli abruzzesi alla truppa di Paparesta, e altro che i playoff. L’appendice alla regular season, quella messa nell’obiettivo della squadra biancorossa già da gennaio, rischia a questo punto, con la squadra di Oddo già distante sette punti in classifica, di non disputarsi affatto.
E’ la natura remota dell’eventualità a renderla, solitamente, trascurabile (è successo nella storia della Serie B riformulata solo una volta, con Juventus, Genoa e Napoli promosse), ma il regolamento parla chiaro: i playoff vengono disputati a meno che il distacco tra terza e quarta non sia uguale, o superiore, a 10 punti. Tradotto, altri tre punti di forbice sulla quarta, e il Pescara sale direttamente.
Con buna pace di chi, a Bari, dormiva tra due guanciali, “accontentandosi” già e gennaio dei playoff. Che potrebbe non vedere mai.