Inter e Lazio. Due grandi del nostro calcio, due compagini intrise di storia e di successi. E una serie sconfinata di scontri diretti che ci hanno regalato emozioni indelebili. In vista della sfida di domani pomeriggio a San Siro, riviviamo insieme le cinque gare simbolo degli ultimi dieci anni che hanno visto contrapporsi nerazzurri e capitolini.
1) INTER-LAZIO 4-3, 13 maggio 2007 - La vincente Inter post-Calciopoli di Mancini va sotto di due reti dopo soli cinque minuti: prima con il futuro meneghino Pandev che, con un tiro deviato dal limite, beffa in pallonetto Julio Cesar, poi con l'inserimento a fari spenti di Mutarelli, solissimo e abile a insaccare di testa il raddoppio. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere troppo: uno dei tantissimi ex, Hernan Crespo, tra il 20' e il 35' pareggia i conti con due tap-in sotto misura dei suoi. Ma quando il primo tempo sembra destinato a chiudersi sul punteggio di parità, arriva la perla su punizione dai 18 metri di Ledesma che fa 2-3. Nella ripresa la maggiore voglia dei nerazzurri ha la meglio. Crespo fa +9 da pochi passi su assist di Gonzalez, Materazzi a cinque dallo scadere di testa su corner di Stankovic insacca il definitivo 4-3. Con tanto di gesto di stizza nei confronti dei tifosi laziali, quasi a voler ricordare che quel fatidico 5 maggio di cinque anni prima non sarà mai digerito fino in fondo.
2) INTER-LAZIO 1-3, 8 maggio 2013 - A diciotto giorni esatti dalla storica finale di Coppa Italia poi vinta contro la Roma, la Lazio di Petkovic sbanca San Siro e manda all'Inferno l'Inter di Stramaccioni, con questo KO rimasta ufficialmente senza Europa dopo 14 anni. Ospiti avanti al 22': Candreva (altro futuro interista) riceve sulla corsia destra, triplo palleggio e cross al centro, Handanovic esce male e nel rimpallo manda involontariamente la palla in fondo al sacco. Undici minuti dopo Alvarez di testa fa 1-1, poi Hernanes (ennesimo giocatore col nerazzurro nel destino) al 49' su rigore sigla l'1-2. Non ha la stessa fortuna proprio Alvarez dal dischetto al 70': prima di calciare scivola rovinosamente e la palla si perde in curva. Va invece benissimo a Onazi sei minuti più tardi: destro terrificante dai 25 metri e sfera che si infila nell'angolino alto alla sinistra di Handanovic.
3) INTER-LAZIO 2-2, 21 dicembre 2014 - La magica notte dell'esplosione di Felipe Anderson. Fino a quel momento pressoché un oggetto misterioso ma reduce da due reti, quella al Varese in Coppa Italia e quella decisiva a Parma in campionato. Insomma, qualcosa stava cambiando. A San Siro se ne rendono conto tutti: dopo 90 secondi Radu mette in mezzo col mancino, il brasiliano trova un delizioso stop a seguire e poi scaraventa alle spalle di Handanovic. A otto minuti dal riposo accade l'imponderabile: l'ex Santos sfreccia con la palla al piede da centrocampo, si incunea tra i centrali nerazzurri e col destro mette dentro il gioiello dello 0-2. Nella ripresa il favoloso destro al volo di Kovacic e il tap-in di Palacio portano la gara sul 2-2 finale. Ma resterà una serata a forti tinte verdeoro. L'inizio di una cavalcata a suon di bonus che diventerà devastante nel campionato successivo.
4) INTER-LAZIO 1-2, 20 dicembre 2015 - L'ultima volta di Antonio Candreva da avversario dell'Inter a San Siro. E forse proprio dopo questa partita la dirigenza nerazzurra si convinse a investire su di lui circa 20 milioni di euro qualche mese più tardi. Rivedere per credere: il destro a giro potentissimo dai 18 metri sugli sviluppi di un corner, dopo cinque minuti dal fischio d'inizio, vale da solo il prezzo del biglietto. Al 61' Icardi riesce ad approfittare dell'unica sbavatura dei centrali laziali, trasformando il passaggio in profondità di Murillo nel piatto destro dell'1-1. Ma è solo un'illusione. A rovinare tutto è Felipe Melo: prima con il fallo da rigore su Milinkovic-Savic (Handanovic ipnotizza Candreva dagli undici metri ma non può nulla sulla ribattuta), poi con il folle intervento da rosso diretto sul malcapitato Biglia. Uno dei falli più violenti e insensati visti negli ultimi anni in Italia.
5) INTER-LAZIO 3-0, 21 dicembre 2016 - Nell'ennesima sfida dicembrina tra le due compagini, stavolta i padroni di casa prevalgono nettamente grazie soprattutto a bomber Mauro Icardi. Sulla panchina nerazzurra c'è Stefano Pioli, quasi fresco di esonero proprio da parte di Lotito. Un motivo in più per fare bene contro la sua ex squadra. Eppure nel primo tempo Immobile e Felipe Anderson fanno letteralmente ammattire la retroguardia avversaria, senza però riuscire a trovare la via della rete. Uno scarso cinismo pesantemente pagato nella seconda frazione. Succede tutto nel giro di 11 minuti, tra il 54' e il 65': il magnifico destro di Banega da fuori, il colpo di testa di Icardi su cross di D'Ambrosio, lo schema vincente su punizione che porta Maurito al destro su cui Marchetti non riesce a opporsi. Tre gol e partita in cassaforte.