Nella sfida di domenica contro il Genoa la Juventus è uscita ampiamente sconfitta sotto tutti i punti di vista. Il risultato parla da solo, ma a preoccupare sono anche gli aspetti tattici e fisici: se da più parti sì era già levato il coro per sottolineare le prestazioni qualitativamente deficitarie della rosa di Allegri nella trasferta ligure sono apparse palesi difficoltà fisiche con gli uomini di Juric che si sono dimostrati nettamente più in palla.

Come è usanza delle ultime stagioni i primi ad evidenziare queste problematiche non sono stati i detrattori della Vecchia Signora quanto i suoi stessi supporters. Molte la critiche piovute addosso alla società juventina, da un mercato che "con trentamila lire il mio falegname lo faceva meglio" a grandi medici di fama mondiale che sottolineano l'importanza dell'utilizzo di una delle gemme dell'infinito per evitare i problemi di natura fisica, siano essi muscolari o traumatici. Il soldato d'inverno Massimiliano Allegri sta letteralmente spaccando in due fazioni opposte la tifoseria juventina e la guerra civile è ormai aperta, il campo di battaglia non è un aeroporto, ma il più prosaico sfondo degli ormai imprescindibili social network, dove ormai non si riesce più a scambiare opinioni ed idee senza terminare negli insulti tra quelli che una volta erano amici.

Lo screzio tra le due fazioni sembra ormai insanabile, la pazienza degli uni verso gli altri (e viceversa) è ormai ai minimi termini, basta una parola fuori posto per scatenare la reazione furibonda ed indomabile dei due schieramenti opposti; a godersi lo spettacolo sono i tifosi delle squadre avversarie che, dopo aver rinunciato precocemente ai sogni tricolori, si sono seduti comodamente in platea, muniti di pop corn, ad assistere ai deliranti duelli tra gli stessi juventini.

Per entrambe le fazioni del popolo bianconero è però d'uopo ricordare due fatti molto importanti: anche se il vantaggio su Milan e Roma si è ridotto a "soli" quattro punti la formazione di Allegri è ancora prima in campionato, quando mancano ancora 5 giornate al giro di boa della competizione; parimenti Buffon e compagni si sono assicurati la qualificazione agli ottavi di Champions League con una giornata di anticipo, ottenendo anche ottime possibilità di passare il girone come prima classificata, anche se aleggia già il fantasma di un sorteggio negativo vista la qualità delle seconde degli altri gironi. Il secondo fatto che giova ricordare è che, seppur i tifosi si stracciano le vesti, manca ancora più di un mese all'inizio della sessione invernale del calciomercato e, generalmente, la Juventus non è solita fare grandissimi investimenti in questa fase, anche se esistono sempre i presupposti di un ottimo acquisto a basso prezzo come lo fu, ad esempio, quello di Andrea Barzagli, inoltre per chi ama criticare l'operato della coppia Marotta-Paratici è giusto far notare che c'erano sempre loro a gestire il mercato nelle passate trionfali stagioni.

Per mettere a tacere tutto questo e ricompattare la tifoseria juventina esiste una ed una sola soluzione, tornare al più presto a vincere, magari regalando prestazioni interessanti anche dal punto di vista tecnico-tattico, dimenticando in fretta tutti gli infortuni e tutte le partite giocate al piccolo trotto.