PARENTAL CONTROL: l’articolo che state per leggere è (anche) l’editoriale di Canale Milan, e sì, è un blog, e come tale sì, esprime l’opinione (benché trattasi di illustrissima opinione, ci mancherebbe) del redattore. Per cui la lettura può risultare (pericolo!) faziosa. E sì, il redattore giura di essere nella più assoluta malafede, e sì, essendo egli Direttore editoriale di Canale Milan, i lettori più sensibili sono autorizzati ad azzardare l’avventata ipotesi che sì, egli possa leggermente propendere per l’ottica dei colori rossoneri.
Riassumendo, ecco in estrema sintesi gli elementi dai quali siamo reduci, negli ultimi sette giorni giorni pallonari:
Milan-Napoli, 22 settembre 2013: calcio di rigore non assegnato per fallo di su Zuniga su Poli, allo scadere del primo tempo, sullo 0-1. In effetti, non erano stati rinvenuti bossoli di proiettile nell’area piccola o armi di distruzione di massa in dotazione al detto Zuniga , elemento imprescindibile in questa stagione per l’attribuzione di un calcio di rigore al Milan, dopo l’estate di cabaret e moda casual di tshirt in riva all’Arno. Sul caso, molteplici fonti tra cui le più autorevoli nell’immediatezza del dopopartita convergono nell’analisi: è rigore per il Milan.
Bologna-Milan 25 settembre 2013: calcio di rigore non assegnato per fallo su Robinho, sull’ 1-0. Sugli sviluppi dell’azione, contropiede del Bologna, e 1-1, perché il Milan subisce troppi gol. . Sul caso, molteplici fonti tra cui le più autorevoli nell’immediatezza del dopopartita convergono nell’analisi: è rigore per il Milan. E pochi momenti prima, a qualche decina di chilometri di distanza…
Chievo Verona-Juventus, 25 settembre 2013: il Chievo va in vantaggio per la seconda volta, due minuti dopo il pareggio di Quagliarella. Ma Paloschi, che segna, ha la colpa di essere praticamente un sosia, un gemello separato alla nascita da Thereau, in fuorigioco, poi c’è l’assurdità che abbiano la maglia uguale, il guardalinee Preti (che verrà fermato due mesi in seguito allo spiacevole misunderstanding) si confonde tra i due, e niente più secondo vantaggio del Chievo, perché la Juve non subisce troppi gol, non subisce certamente due gol, non a Verona, non facciamo antipatici paragoni. Poi i bianconeri segneranno su autorete. “Non è un errore eclatante” dice Conte. Sul caso, molteplici fonti tra cui le più autorevoli nell’immediatezza del dopopartita convergono nell’analisi: gol regolare per il Chievo.
Torino-Juventus, 29 settembre 2013: “seduto in quel caffè, io non pensavo a te”, canta il guardalinee con dedica a Tevez, per rispettare la tradizione canora della data. E poi Tevez somiglia pure lui a Thereau, c’è di nuovo molta confusione, che porta a spiacevoli equivoci, e in questo caso sì che è fuorigioco passivo, perché l’Apache colpisce con una passivissima fronte la palla che si stampa sulla passivissima traversa. Raccoglie Pogba, segna. Il derby va alla Juventus, e non è certo un errore eclatante. Ma curiosamente sul caso, molteplici fonti tra cui le più autorevoli nell’immediatezza del dopopartita convergono nell’analisi: gol regolare per il Chievo.
E’ quindi tutto pronto per il fischio d’inizio di Juventus-Milan di domenica. Sia per quello d’inizio, che per quelli mancanti, che per quelli sbagliati. La tavola è imbandita, Muntari è in ritiro spirituale, Buffon studia un po’ le linee di porta, e si arriva alla sfida nella migliore delle situazioni possibili: Juventus bella a 16 punti, Milan brutto a 8 punti. In base a molteplici fonti tra cui le più autorevoli che nell’immediatezza dei dopopartita convergevano sulle analisi dei casi, e se la matematica non è un’opinione, vi si sarebbe dovuti arrivare con la Juventus bella a 12 punti, con il Milan brutto a 11 punti. Dopo gli errori non eclatanti che ha riservato l’antipasto, non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà la portata principale. Allacciate le cinture, e ricordatevi il post.it: la Juve è bella e non prende molti gol, il Milan è brutto e prende molti gol. E non sognatevi alcunché di eclatante: quando mai c’è stato, in un Juventus-Milan?
Ezio Azzollini