di Alan Bisio

 

Dedicato a coloro cui l'avvento dei capi d'abbigliamento slim fit ha sconvolto la vita più delle birrette per colazione dopo uno schiuma party a Ibiza con la maglietta tarocca di Wszolek. Eccovi le sette divise della prossima Serie A che non vedete l'ora d'indossare come pigiama per stupire la fidanzata: si sa, tira più un velo di Zúñiga che un palo di Loi

 

 

 

 

 

 

 

#HELLAS VERONA, PRIMA MAGLIA

 

"There is no world without Verona walls, but purgatory, torture, hell itself" 

 

Le righe verticali gialloblù mancavano dalla prima casacca dal 1994, quando i Fabrizii (Fermanelli e Cammarata) segnarono ventitré gol in B. Qualcosa del Romeo & Juliet di William Shakespeare bacia dall'interno della prima maglia la settima vertebra cervicale dei calciatori agli ordini di Mandorlini. Con Nike per il terzo anno consecutivo, il font per nomi e numeri resta quello dedicato a Cenerentolo Elkjaer, scelto dai tifosi già nella passata stagione. Peccato solo per il main sponsorFranklin Marshall faceva molto più cool di Metano Nord.

 

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Toni bronzei (foto tratta da passionemaglie.it)

 

 

#CAGLIARI, SECONDA MAGLIA

 

Forse il miglior prodotto Kappa di questa Serie A, la divisa da trasferta, sfoggiata da Pattolino Sau, piazza sul cuore il nuovo simbolo del club sardo.

 

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A Storari dona l'arancio (foto tratta da passionemaglie.it)

  

 

#5 JUVENTUS, MAGLIA PORTIERE

 

Adidas irrompe a Vinovo portando con sé stili affini a quelli del Newcastle ed un po' di sano rosa che (forse) non guasta mai. Differente la situazione portieri: Buffon e Neto potranno indossare un completo grigio-nero che tanto ricorda la divisa di Dino Zoff alla sua ultima stagione in bianconero. Niente colletto a polo - però - e niente numeri neri, anche se bianco su grigio non convince del tutto. 

 

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Che stile Dino (Getty Images)

 

 

#4 MILAN, SECONDA MAGLIA

 

Ecco a voi la bianca del Diavolo che non potrà - sigh - essere indossata in Champions League per la seconda stagione consecutiva. Toccherà a Siniša riportare le grandi orecchie a San Siro, toccherà anche a questo bellissimo esemplare blanco-rojo con bande laterali adidas e logo dello sponsor grigio robotico. Scollo a 'v' bianco, affascinanti i bordi rosso intenso dipinti su maniche e parte inferiore della divisa. 

 

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Bertolacci is not impressed (Getty Images)

 

 

#ROMA, SECONDA MAGLIA

 

Cos'è un colletto Henley? Non saprei, però che stile. Divisa total white solo all'apparenza, il tessuto contiene inserti tono su tono rappresentanti la mappa di Roma. Grande bellezza.

 

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Pjani? a Wimbledon (Getty Images)

 

 

#2 SAMPDORIA, TERZA MAGLIA

 

Novità assoluta in casa Ferrero, ove lo sponsor tecnico Joma propone ai tifosi una terza maglia parecchio suggestiva. Banda blucerchiata verticale, colletto a polo a 'v', simbolo della città di Genova sul petto e logo societario sulla manica. E il colore? Giallo, giallo che manco le sacche d'urina lanciate a Froome. Per pescare analogie bisogna tornare alla stagione 2000/01, quando Asics e Dreamcast campeggiavano su di una divisa oro mai utilizzata in gare ufficiali.

 

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Il giallo squillante è più spavaldo di Ferrero (foto tratta da passionemaglie.it)

 

 

#1 FIORENTINA, PRIMA MAGLIA

 

Ecco cosa succede ad unire città di Firenze ed eccellenza stilistica parigina. Le Coq Sportif (da Pablito a Pepito trentatré anni dopo) sforna questo capolavoro di sarteria senza sponsor esalando un climax ascendente di romanticismo e voglia di correre al primo negozio dipinto di viola. Non sappiamo se i tifosi otterrano l'abbinamento ai pantaloncini neri: sappiamo però che gli stessi possiedono sul retro un finto taschino con dettagli rosso-bianco-viola. Troppo bello per essere vera. 

 

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Sindrome di Stendhal, detta anche sindrome di Firenze, detta anche Borja Valero (Getty Images)

 

 

Ringrazio passionemaglie.it per foto e spunti e mi scuso con i lettori per non essermi accorto - quasi ad agosto - della retrocessione del Cagliari, ma può una squadra che schiera M'Poku retrocedere? Meditate, gente, meditate...