Al termine della stagione 2018-19 molti addetti ai lavori riportarono la voce secondo cui Massimiliano Allegri avesse chiesto al presidente della Juventus Andrea Agnelli di rivoluzionare la rosa, visto che molti di quel gruppo erano a fine corsa e senza più troppi stimoli per cui lottare, sudare ed onorare la maglia. La dirigenza bianconera decise di non assecondare le richieste del livornese provando a dare la scossa ai giocatori cambiando la guida tecnica e portando all'ombra della Mole l'ex Napoli e Chelsea Maurizio Sarri. 

Dopo Sarri è stata poi la volta di Pirlo, ma nonostante i trofei vinti tutto l'ambiente continuava ad essere molto depresso e di difficile gestione per via di prestazioni decisamente al di sotto delle aspettative. Per provare a riportare un po' di ottimismo Agnelli e la dirigenza hanno fatto dunque inversione di rotta a 180° e richiamato Massimiliano Allegri, nella speranza che i giocatori cambiati nel corso delle due precedenti annate fossero stati sufficienti per dare vita a quella rivoluzione chiesta dal tecnico, ma, com'è stato evidente agli occhi di tutti, questa speranza è stata ampiamente disattesa, anzi la Juventus ha chiuso per la prima volta nelle ultime dieci stagioni senza aggiungere neanche un trofeo alla sua corposa bacheca.

Questa estate è dunque arrivato il momento di fare quel terremoto che Allegri aveva chiesto tre anni fa e le promesse per un calciomercato memorabile, in un senso o nell'altro, ci sono tutte. L'inizio è stato decisamente shock con l'addio a parametro zero ad un giocatore del calibro di Paulo Dybala a cui si è poi aggiunto successivamente anche Federico Bernardeschi, a questi va poi aggiunto l'addio di Giorgio Chiellini il quale non sa ancora se si ritirerà o proverà un'esperienza all'estero, ma di certo non giocherà più con la maglia delle Juventus. Molti altri sono i giocatori ancora in bilico, da De Sciglio sul quale vige ancora grande mistero sul possibile rinnovo, a Morata per cui l'Atletico Madrid non sembra voler fare sconti, in uscita potrebbero esserci anche Alex Sandro, Kean, Pellegrini, Rabiot e Rugani. Tornerà a Torino anche Ramsey, ma la dirigenza spera di riuscire a trovare un accordo per la rescissione. In totale dunque si potrebbe arrivare ad un totale di ben 10 elementi che abbandonerebbero la Vecchia Signora, una cifra a dir poco considerevole ma che difficilmente verrà raggiunta.

I rumors sul mercato in ingresso della Juventus sono in grande ebollizione. Oltre al grande numero di possibili partenti vanno infatti considerati altri due fattori molto importanti: la speranza della dirigenza di tornare immediatamente ad essere protagonisti quanto meno in Italia e la volontà di Andrea Agnelli in primis di celebrare nel migliore dei modi il centenario della proprietà della famiglia Agnelli, ricorrenza che proprio nel 2023. 

Prima di comprare i calciatori come se fossero figurine, strada che difficilmente porta ai trionfi, sarà però necessario delineare almeno uno schema di base in cui andare a riempire le varie caselline con i giocatori più congeniali. L'idea di base per la prossima Juventus sembra essere quella di un 4-3-3 o, al massimo, un 4-2-3-1, dove di certo sembrano esserci solamente quattro elementi: Szczesny tra i pali, de Ligt in difesa, Locatelli a centrocampo e, naturalmente, Vlahovic come terminale offensivo della squadra. Per il resto la formazione sembra essere tutta da creare. Il lifting sulle corsie difensive potrebbe portare ai due friulani Molina ed Udogie, mentre al centro della difesa nelle ultime ore si è parlato insistentemente di Koulibaly, ma è un'ipotesi che al momento appare decisamente remota. I colpi più grandi potrebbero arrivare invece a centrocampo: tenuto conto della possibilità di inserire in pianta stabile nella prima squadra giovani di talento come Miretti, Fagioli e Rovella, si narra del ritorno in grande stile di Paul Pogba e di una trattativa intavolata con la Lazio per Milinkovic-Savic, mentre appare un po' più gelida la pista che porta al regista della Nazionale italiana e del Chelsea Jorgiho. In attacco detto della centralità di Vlahovic il reparto sembra essere decisamente da completare: il primo tassello dovrebbe essere l'argentino Di Maria, prelevato a parametro 0 dal PSG, ma l'addio quasi certo di Morata e quello possibile di Kean lascerebbero altri buchi da riempire. Con Perisic che sembra ormai essere promesso sposo al Tottenham, la Juventus avrebbe rivolto le attenzioni su Kostic, ma non ci stupiremmo se ben presto tornasse di moda la pista che porta a Raspadori. Resta inoltre viva la necessità di un vice-Vlahovic, un giocatore che potrebbe accettare di buon grado di partire dalla panchina senza troppe pretese di titolarità: radiomercato parla di Muriel, ma dall'Inghilterra continuano a rimbalzare le voci di un interessamento per Gabriel Jesus su cui, però, è forte anche l'interesse del Milan.

Tantissima dunque la carne al fuoco per la Juventus, con un unico ed imperante obiettivo: tornare a vincere quanto prima perché "vincere non è importante, è l'unica cosa che conta".