Juventus-Inter o Inter-Juventus non sarà mai una partita come le altre, in qualsiasi contesto storico dei due club possa disputarsi ed anche la sfida andata in scena ieri sera non si è sottratta a questa granitica certezza.
L'Inter-Juventus di ieri sera era importante, quasi fondamentale, per entrambe le società, seppur per obiettivi differenti. I padroni di casa dovevano rispondere al sonante 4-1 rifilato dalla Roma al Chievo nel pomeriggio, per restare agganciati al treno Champions League; gli ospiti erano chiamati a scrollarsi di dosso un periodo difficile culminato con la sconfitta dello scorso turno contro il Napoli, vincendo e ri-allungando, seppur momentaneamente, sui rivali in ottica Scudetto.
La missione è riuscita solamente a metà per la squadra di Allegri. La Juventus è uscita sì vincitrice dal duello, ma senza scacciare quelle nubi dense che si annidano sopra lo stato di forma dei giocatori. In meno di venti minuti i bianconeri si sono trovati in vantaggio sia dal punto di vista del risultato che da quello numerico, con il punto dell'1-0 segnato da Douglas Costa, mentre Vecino pochi secondi più tardi si è visto sventolare sotto il naso il cartellino rosso per un duro intervento su Mandzukic. Alla decisione di Orsato di espellere il centrocampista ex-Fiorentina i social si sono tramutati in una sorta di rissa virtuale tra i tifosi juventini certi della bontà del provvedimento ed i sostenitori di Inter e Napoli che giudicavano troppo severo il cartellino rosso.
Quando la partita, ed il campionato, sembravano in discesa per la Vecchia Signora, gli uomini di Allegri sono incappati nell'ennesimo black-out mentale e fisico, ma soprattutto nell'ennesimo errore in marcatura su calcio piazzato a favore degli avversari. Ad approfittarne questa volta è stato il capitano dell'Inter Mauro Icardi, uno al quale bastano pochi centimetri di libertà all'interno dell'area di rigore per piazzare la zampata, o come in questo caso la zuccata, vincente. I padroni di casa sull'onda emotiva del pareggio raggiunto hanno poi saputo ribaltare il risultato grazie all'autorete di Barzagli sul velenoso cross effettuato da Perisic.
Il momentaneo 2-1 a favore dei nerazzurri, in dieci, ha portato scoramento e sbigottimento tra le fila dei supporter bianconeri che si sono visti, in pochi minuti, sfilare da sotto agli occhi la vittoria della partita e, soprattutto, quella del tricolore. Dato che Inter-Juventus non è mai una partita come le altre, gli Dei del calcio hanno voluto ripagare la Juventus delle sofferenze finali vissute nelle ultime giornate. All'87' arriva infatti il punto del 2-2, ancora grazie ad una rocambolesca autorete, realizzata questa volta dal difensore interista Skriniar, mentre all'89' i bianconeri riescono a tornare in vantaggio con il colpo di testa vincente di Gonzalo Higuain, lasciato troppo solo dalla retroguardia nerazzurra sul calcio di punizione battuto da Dybala.
Una Juventus che non ha convinto a pieno dunque, ma che ha ritrovato nel momento di maggior bisogno le reti di Gonzalo Higuain. Il centravanti bianconero ha atteso a lungo prima di ritrovare la via del gol, ponendo fine però al suo digiuno in un momento a dir poco topico e realizzando un gol dal peso specifico incommensurabile. Se per la classifica la vittoria di ieri sera vale tre punti, esattamente come tutte le altre, sotto l'aspetto psicologico l'aver espugnato San Siro, dopo essere stata in svantaggio, garantisce alla Juventus un vantaggio non indifferente sui rivali del Napoli. Oggi pomeriggio gli azzurri dovranno infatti scendere in campo contro la Fiorentina, schiacciati dal peso di un distacco momentaneo ritornato a quattro punti, ma soprattutto con la coscienza di aver incrociato la loro strada verso lo Scudetto con un avversario il cui motto "fino alla fine" va ben oltre la semplice scritta nero su bianco.
Dall'altra parte i bianconeri adesso potranno approfittare di una settimana senza impegni per preparare al meglio il prossimo mini tour de force che comprende la sfida interna contro il Bologna, ma soprattutto la finale di Coppa Italia contro il Milan e la trasferta contro una Roma ancora alla ricerca della matematica certezza della qualificazione alla prossima Champions League. Allegri, espulso nel finale di ieri sera, è chiamato ora a mantenere in tensione tutta la sua squadra, cercando di tirar fuori dai propri giocatori le ultime gocce di energia fisica e mantenendo altissimo il livello di concentrazione, soprattutto in caso di vittoria esterna del Napoli in quel di Firenze.
La corsa Scudetto non è ancora chiusa, ma quella zuccata di Higuain può pesare come un macigno su di essa.