di Pietro Turchi
A ridosso dell’asta estiva ho deciso di puntare per il terzo anno di fila su Hernanes e scommettere sul rilancio di Hamsik, in ombra nelle ultime stagioni a Napoli.
E’ inutile nascordervi che, dopo metà stagione, rimpiango la scelta di aver puntato sui due centrocampisti, dal passato fantacalcistico importante, ma con un presente che, personalmente, mi ha lasciato pochi bonus e tanta delusione.
Hernanes e Hamsik, stando alle quotazioni di inizio stagione e rimanendo in ambito fantacalcistico, erano due dei top player del centrocampo. Tecnicamente importanti, hanno tutte le carte in regola per fare grandi cose, tra cui segnare, servire assist e racimolare buoni voti.
La realtà, purtroppo per me e per chi ha puntato su di loro, non è questa.
Secondo la Redazione Napoli, Hernanes ha disputato 14 partite conseguendo una media voto del 6,04 ed una fantamedia del 6,54 costruita su 2 gol e 2 assist.
Hamsik, avendo disputato 18 partite, risulta invece insufficiente come media voto (5,83) e si ferma a 6,33 di fantamedia, frutto di 2 gol e 3 assist.
Per entrambi ho speso circa 1/4 dei fantamilioni totali e, valutando i due centrocampisti a posteriori, il risultato sicuramente non sarà in linea con le idee di inizio stagione.
La scelta di spendere così tanto per i due centrocampisti (e non sarò sicuramente l’unico) è purtroppo viziata da quello che hanno dimostrato in passato e dal grado di aspettative (poco oggettive) che li circonda.
Aspettative? Certamente. Questo per il ruolo, dal punto di vista dell’importanza, che ricoprono nelle rispettive squadre. Più Hamsik che Hernanes, ma con risultati simili.
C’è da aggiungere che entrambi non risultano più rigoristi designati come accadeva un tempo e che, da quello che si può intravedere, sembra si siano adeguati al livello generale delle due squadre, ovviamente in decrescendo.
Dentro al prezzo in fantamilioni pagato per assicurarsi i due giocatori c’è ovviamente una percentuale che racchiude tutti fattori sopra descritti. In poche parole, si è andati a pagare più il brand, ovvero quello che rappresenta il giocatore, il marchio, rispetto alle reali prestazioni.
Se fossero stati valutati prettamente in ambito statistico e realistico, scevro dal passato non troppo recente, probabilmente i fantamilioni sarebbero stati spesi meglio.
Troppi “non-top” centrocampisti hanno fatto meglio di loro a prezzo minore, basta citare, oltre i soliti noti, i vari Moralez, Mati Fernandez, Lulic, Pereyra, Guarin, Farnerud, Barreto, Ekdal…
Proprio per questo, e alla luce dei nuovi arrivi in Serie A soprattutto in mezzo al campo, l’idea di fare cassa con Hernanes e Hamsik nel mercato di gennaio potrebbe non essere una cattiva idea.