Il titolo non è stato scelto a caso. Adoravo Alberto Sordi e la magnificenza con la quale interpretò il Marchese del Grillo. Celebre frase, tratta dal medesimo film, era quella in cui l'attore romano, riferendosi a dei popolani arrestati, esclamò la frase “Io so io, e voi non siete un cazzo”.

Con la sua lotta estenuante contro la sla, Stefano Borgonovo è stato un esempio per tutti, guadagnandosi sul campo l'autorità che il Marchese del Grillo, preso ad esempio in precedenza, aveva grazie al suo titolo nobiliare.

“La stronza”, come chiamava scherzosamente l'ex compagno di Baggio alla Fiorentina, ha vinto e Stefano ha lasciato ingiustamente questo mondo all'età di 49 anni.

 

Ieri per me è stata una giornata abbastanza impegnativa: tante commissioni da fare, alcuni articoli da monitorare, alcune cose che si sono accavallate. Il risultato è che sono tornato a casa stanco, un po' più del solito, lamentandomi di alcune cose superflue che non sono andate come io speravo.

Accendo il pc, cercando di capire se Prandelli avesse fatto qualche cambiamento last minute nella formazione anti-Spagna, e la prima cosa che leggo è stata la notizia della morte di Borgonovo. Per un attimo sono rimasto fermo, inebetito. Ho ripensato a tutto quello contro cui avevo inveito poco prima e, parallelamente, avevo fissa in testa l'immagine di Stefano che solcava i campi di calcio con la sua carrozzina, pronto a combattere con ogni forza “la stronza”. Sarà perchè anche mio nonno per 13 anni ha vissuto su una sedia a rotelle (seppur in condizioni migliori di Borgonovo), sarà perchè da sempre sono sensibilissimo nei confronti di chi è meno fortunato (siamo tutti uguali, parlare di diversità sarebbe erroneo), ma il pensiero di essermi lamentato per un qualcosa che non merita nemmeno una menzione, mi ha fatto sentire piccolissimo. Le cose importanti della vita sono ben altre e, spesso, sfuggono alla vista dell'occhio comune.

 

Non ho mai conosciuto Stefano Borgonovo da vicino, ma invidio chiunque abbia solo stretto la mano ad una persona così forte dinanzi a tutte le avversità che ha affrontato.

La prestazione dell'Italia fornita contro la Spagna è lo specchio della sua battaglia: meritava sicuramente di vincerla.

 

Ciao, campione!

 

Antonio Pellegrino