Una stagione da incorniciare a livello personale per l'attaccante Ciccio Caputo, con 16 reti in 38 partite, nonostante l'esito negativo della stagione in massima serie per l'Empoli, che fino alla fine ha provato a raggiungere l'ambito traguardo della salvezza anche grazie ai suoi goal pesanti.

Con le sue perle di ottima fattura, l'attaccante classe 1987 ha dimostrato di poter ben  figurare in serie A, suscitando l'interesse di grandi club nei suoi confronti, tra i quali il Napoli di Ancelotti.

Questo campionato appena terminato ha dato la definitiva consacrazione ad un attaccante italiano che ha fatto la gavetta, partendo dalle serie minori per raggiungere il sogno di poter calcare i campi della serie A.

Nativo di Altamura in Puglia, Ciccio Caputo muove i primi passi calcistici nella squadra del Toritto, una cittadina delle Murge a due passi da Bitonto e dalla sua città natale.

Dopo la trafila nelle giovanili, l'attaccante si ritaglia uno spazio in prima squadra e all'età di 19 anni gioca in Prima Categoria, dilettantismo puro dove il talentoe Caputo di cimenta con passione.

In quel primo campionato segna la bellezza di 14 goal in 20 partite ed il Real Altamura lo ingaggia e riporta nella città natia per disputare il campionato di Eccellenza.

Tutta un'altra categoria, ma il risultato non cambia, visto che il giovane cannoniere riva ancora in doppia cifra, una costante nella carriera di Caputo, che nella stagione 2007/2008 riceve la chiamata del Noicattaro, squadra che dopo un clamoroso exploit, ha centrato la clamorosa promozione in Serie C2. 

L'impatto con i professionisti si rivela più che positivo per Caputo, che totalizza 11 reti in 29 presenze e finalmente attira su di se le attenzioni del Bari, che gli concede l'occasione della vita, facendolo approdare in serie B.  

La sua prima stagione in biancorosso si rivela davvero soddisfacente, ancora una volta Caputo va in doppia cifra e da il suo contributo alla causa biancorossa.

Nel torneo 2009/2010, il giocatore passa in prestito alla Salernitana, mentre nella prima parte della stagione successiva si avvera il sogno dell'esordio in Serie A con il Bari: dopo 13 presenze ed una rete nel massimo campionato, a gennaio riceve la chiamata del Siena di Conte in Serie B; chiamata che lui ripaga con 3 reti che contribuiscono alla promozione in Serie A dei toscani.

Scaduto il prestito, Caputo torna al Bari, ma nella stagione 2013/2014 arriva il momento più duro della carriera: la squalifica per omessa denuncia nell’ambito dello scandalo calcio scommesse che ha travolto la formazione pugliese. 

Caputo non si abbatte e così riparte subito alla grande nel 2014/2015, segnando altre 10 reti in maglia biancorossa, diventandone il giocatore più prolifico di sempre in Serie A.  

Qualcosa tuttavia si incrina e nell’ estate del 2015, Caputo passa alla Virtus Entella in prestito con diritto di riscatto, diritto esercitato nella stagione successiva.

L'avventura in Liguria lo vede protagonista di tanti goal, più di prima, visto che ne realizza addirittura 35 in 80 partite, con la strabiliante media di quasi un gol ogni due gare.

Nonostante l’età che avanza, il bomber è un pezzo pregiato del mercato e nell’agosto del 2017, l’Empoli sborsa 2,5 milioni di euro per assicurarsene il cartellino.

Mai scelta fu più indovinata con numeri eloquenti che sottolineano l'affidabilità dell'attaccante pugliese: 26 goal in 41 partite di campionato, gran parte dei quali decisivi per il ritorno in A del team toscano.