di Silvestro Giaquinto

 

Si continua a chiacchierare di stravolgimenti in casa Roma nonostante le rassicurazioni di Baldissoni che ha parlato di ritocchi (“Non pensiamo di dover distruggere la squadra a fine stagione e ricomporla ogni anno”) e Pallotta che ha confermato la fiducia in Rudi Garcia. Errori se ne sono fatti e anche tanti (tutti: dirigenti, staff tecnico, giocatori) ma non c'è bisogno di una nuova nociva rivoluzione. Il tecnico francese ha un contratto fino al 2018, la società e la tifoseria non lo hanno mai messo in seria discussione e non sembra essere in questo momento nei piani delle big europee che potrebbero convincerlo ad abbandonare la nave. Da lui si ripartirà comunque vada. Maggiormente nell’occhio del ciclone è invece Sabatini per le ultime due sessioni di mercato che si sono rivelate assolutamente inadeguate: a pagare potrebbe essere lui in caso affondamento e caccia al colpevole dei tifosi giallorossi. 

 

Il ds è comunque sempre vigile sul mercato e possiamo così cercare di proiettarci già alla prossima campagna acquisti (che è difficile immaginarsi senza di lui) con il grosso interrogativo rappresentato dal se i giallorossi riusciranno o meno ad accedere ai preziosi introiti della prossima Champions League. 

 

In porta De Sanctis avrà un ultimo anno di contratto dopo il rinnovo fino al 2016 di dicembre: il classe ’77 continua ad essere una discreta garanzia dal punto di vista tecnico, ma anche della personalità. Skorupski ancora acerbo per fare il primo. La vociferata soluzione Handanovic sembra essere troppo onerosa per le casse giallorosse, mentre a parametro zero potrebbe essere più percorribile la pista Neto anche se c’è la concorrenza della Juve in netto vantaggio. Lo stesso Pierpaolo Marino ha rivelato che i giallorossi seguono il classe ’92 dell’Atalanta Sportiello, opzione da non scartare.

 

PORTIERI: SPORTIELLO, De Sanctis, Skorupski.

 

Contratto rinnovato fino al 2016 anche per Maicon, ma tutte da verificare le sue condizioni in vista della prossima stagione (si parla addirittura di rescissione). Garcia potrà comunque contare su Florenzi che garantisce la spinta di cui ha bisogno in quel ruolo che può diventare definitivamente suo e l’onesto Torosidis (legato alla Roma fino al 2017). Al centro confermatissimo Manolas che avrà un nuovo compagno di reparto: il rientrante Castan che tanto bene aveva fatto con Benatia o il giovane e bravo Romagnoli di ritorno dal positivo prestito alla Sampdoria (entrambi sono mancini). Resta l’altro centrale di piede destro Yanga-Mbiwa, arrivato in prestito oneroso (1 milione di sterline) e riscattato per 5,5 milioni di sterline dal Newcastle dopo 20 presenze in questa stagione. Riserva di rispetto. Astori, dopo la stagione in prestito oneroso per 2 milioni, non sarà riscattato dal Cagliari, come Spolli arrivato con la stessa formula per 1,5 milioni senza ancora esordire. A sinistra bisognerà intervenire: il nome che attira più di tutti è quello di Darmian. 15 i milioni necessari per convincere il Torino: un investimento da fare per risolvere il problema della corsia mancina. Il classe ’89 può giocare anche a destra, che è anzi il suo ruolo naturale. Proprio lui e Florenzi sono stati i laterali di Conte in Nazionale nell’ultima amichevole contro l’Inghilterra. Holebas (contratto fino al 2017) potrebbe restare come riserva, con il deludente Cole (contratto fino al 2016) sarà addio. La carta Romagnoli a sinistra (come già fatto nella passata stagione) potrebbe essere inoltre utile a Garcia per dare maggiore solidità alla difesa e attaccare dal lato di Darmian o Florenzi.

 

DIFENSORI: Florenzi, Torosidis, Maicon (?), Manolas, Yanga-Mbiwa, Castan, ROMAGNOLI, DARMIAN, Holebas.

 

A centrocampo si rivedrà Strootman, uomo fondamentale nelle due fasi di gioco e leader in campo. Le voci di mercato intorno a Pjanic si sono spente dopo il rinnovo: non dovrebbero arrivare offerte faraoniche per lui ed è destinato a restare. Si spera di rivedere quello della passata stagione: cuore della manovra per Rudi Garcia. Importante la sua presa di posizione nel postpartita della gara contro l’Inter per cercare di dare una scossa alla squadra. De Rossi (anche lui legato alla Roma fino al 2017) dovrebbe rimandare la possibilità di trasferirsi negli USA. Keita e la Roma decideranno se il loro futuro sarà ancora insieme o meno a fine stagione: in caso di mancato prolungamento del rapporto potrebbe essere il fedelissimo di Garcia, Rio Mavuba, capitano del Lille, a prenderne il posto, arrivando a parametro zero. Alla batteria dei centrocampisti sarebbe bello si aggiungesse Andrea Bertolacci: il romano classe ’91, cresciuto nel settore giovanale dei giallorossi, dopo tre stagioni a buoni livelli al Genoa e la conquista della Nazionale, merita l’opportunità in una big, nella sua Roma, dove saprebbe ritagliarsi il suo spazio. E’ in comproprietà con il club di Preziosi, ipotizzando un costo del cartellino complessivo di 10 milioni, ne servono 5 per riportarlo a casa. Si spera che Sabatini non decida di fare un po’ di cassa proprio con lui. Resta il nodo Nainggolan, anche lui in comproprietà (che andava risolta prima): bisognerà trovare un accordo con il Cagliari e ci sono squadre come il Manchester United alla finestra pronte all’offerta irrinunciabile. Potrebbe essere il sacrificato in nome del bilancio soprattutto in caso di mancata partecipazione alla Champions. Sarebbe una grave perdita, dolorosa, difficilmente accettabile ma necessaria.

 

CENTROCAMPISTI: Strootman, Pjanic, De Rossi, Keita, MAVUBA, BERTOLACCI.

 

L’attacco che non funziona potrebbe essere il reparto maggiormente “ritoccato”: il Nazionale ghanese del Marsiglia, André Ayew, classe ’89, già 8 gol in questo campionato nonostante la Coppa D’Africa, sembra vicino e Garcia lo conosce bene. Ibarbo, dopo i 2,5 milioni spesi per il prestito oneroso, è lontano per ora dal riscatto (per 12,5 milioni) a patto che non ci sia un sostanzioso sconto. Ljajic e Iturbe potrebbero partire solo in caso arrivasse un’offerta che non rappresenti una minusvalenza rispetto a quanto sborsato per portarli in giallorosso: difficile per l’argentino a cui si augura riesca a mostrare quanto vale nella prossima stagione. Con Garcia resterà anche Gervinho, mentre Doumbia in questo momento è un’incognita anche se i 14,4 milioni spesi per lui a gennaio impongono di non aver perso già le speranze. Capitan Totti ha ancora un anno di contratto e saprà dare il suo contributo. Destro dovrebbe partire ancora, stavolta a titolo definitivo: con il ricavato pronto l’assalto all’acquisto mancato di gennaio Luiz Adriano, in scadenza con lo Shakhtar, anche se c’è chi si aspetta di meglio (i colombiani Carlos Bacca o Jackson Martinez? Ma serve la Champions diretta e con Ayew liberare un posto da extracomunitario) per mettere la ciliegina sulla torta. 

 

ATTACCANTI: Gervinho, Iturbe, Ljajic, Totti, Doumbia, LUIZ ADRIANO, AYEW.

 

La rosa qui prospettata rispetterebbe le nuove norme sul tetto delle rose, da 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 nel vivaio del club giallorosso (Sportiello, De Sanctis, Darmian, Florenzi, Romagnoli, Bertolacci, De Rossi, Totti) mentre si potrà sforare con gli under 21: Paredes, Ucan, Sanabria qualora dovessero restare. La Roma quindi può proseguire con intelligenza quanto di buono avviato nell’estate 2013 e le idee per la prossima Roma sembrano già chiare (tutti giocatori accostati da mesi ai giallorossi in questa proiezione quanto meno realistica) se si avrà la pazienza di lasciare lavorare chi di dovere.

 

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