di Giovanni Migliore
1009 elettori, suddivisi in 630 deputati, 315 senatori, 6 senatori a vita (Elena Cattaneo, Carlo Azeglio Ciampi, Mario Monti, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano) e 58 delegati regionali. Questo sarà lo schieramento del Parlamento riunito a camere unite a Palazzo Montecitorio che domani “proverà” ad eleggere il suo dodicesimo Presidente della Repubblica. E’ richiesta la maggioranza dei due terzi, ma dal quarto scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta (50% più 1).
Dal momento in cui Napolitano, dopo un mandato di 7 anni e 18 mesi di “proroga” ha deciso (a buon diritto) di “tornare a casa”, è iniziata la spasmodica e incessante caccia al suo successore. Sulle prime pagine di tutti i quotidiani e sulle poltrone dei talk show nazionali i nomi dei possibili candidati rimbalzano con disarmante confusione, sia per l’occulto e persistente tatticismo di Renzi sia perché la frammentaria opposizione non ha ancora trovato un accordo su una candidatura forte.
In questo scenario allarmante che ricorda quello di 18 mesi fa in cui non trovandosi d’accordo ci si rimise nella mani di un uomo di 88 anni, i bookmakers hanno provato a fare chiarezza.
Vediamo cosa dicono le quote:
Il favorito è, paradossalmente, proprio quel Romano PRODI (quota @3.00) la cui candidatura 18 mesi fa fu presto bruciata dai 101 tiratori franchi della maggioranza del Partito Democratico. A seguire troviamo Giuliano AMATO @4.75, ex Presidente del Consiglio, che dal 1992 rientra con regolarità tra i papabili.
Il terzo gradino del podio è occupato da Pier Carlo PADOAN, attuale ministro dell’Economia, la cui candidatura però è debole, visto il diktat imposto da Renzi che al Colle vorrebbe un politico e non un tecnico.
I principali esponenti della vecchia classe politica di centrosinistra sembrano non avere molto credito nemmeno per i bookmakers. Walter VELTRONI @7.00, Massimo D’ALEMA @7.50, Piero FASSINO @10.00 non troverebbero nemmeno l’appoggio all’interno del proprio partito. Mentre sembra aver perso appeal anche la candidatura dell’unico esponente di centrodestra indicato da Berlusconi e appoggiato da Alfano, ossia Antonio MARTINO @5.50 che ha dichiarato di “non essere disponibile”.
Altro nome di spicco e condiviso dal PD potrebbe essere Sergio MATTARELLA quotato @10.00; ma difficilmente Forza Italia e il CentroDestra appoggeranno una candidatura del genere.
In attesa di conoscere l’esito delle Quirinarie del Movimento Cinque Stelle, si vocifera che i grillini dovrebbero sostenere uno tra Ferdinando IMPOSIMATO o Gustavo ZAGREBELSKI quotati entrambi @12.00.
Poi resta calda l’ipotesi Pier Ferdinando CASINI @20.00, uomo di centro che in passato ha ricoperto l’incarico di Presidente della Camera, sul cui nome potrebbero convergere sia Renzi che Berlusconi.
E se il nuovo Presidente fosse una donna? Ipotesi che prende sempre più campo negli ultimi giorni è quella di Anna FINOCCHIARO bancata @6.00. Alla stessa quota troviamo l’attuale Ministro della Difesa Roberta PINOTTI.
#magallialquirinale è un gioco o non è un gioco. Lo scopriremo presto - Getty Images
Ma per fortuna i bookmakers ci regalano la possibilità di scommettere anche su chi con la politica non ha mai avuto a che fare. Giancarlo MAGALLI, vincitore del referendum lanciato sul Fatto Quotidiano e nuovo idolo del social network, ha lanciato la sfida. Una sua ascesa al Colle verrebbe pagata 100 volte la posta. Alla stessa quota troviamo altri nomi “improbabili” come Roberto BENIGNI, Milena GABANELLI, Riccardo MUTI e Antonio ZICHICHI.
Sembra invece una candidatura honoris causa quella di Umberto ECO @22.00 che rispetto ad altri presenta una quota giocabile, ma che considerando la veneranda età (83 anni ndr) lascia soltanto un sorriso.