A tre partite dalla conclusione del campionato la Juventus è distante solamente due punti dal suo nono Scudetto consecutivo, il primo dell'era Sarri. Ma nonostante il traguardo sia sempre più vicino restano molte perplessità sul rendimento attuale di Cristiano Ronaldo e soci. Nelle ultime uscite i bianconeri non hanno dimostrato una condizione psico-fisica ottimale, anzi. Pur rimanendo in testa alla classifica, soprattutto grazie alle defaillance delle avversarie, la Juventus ha dato l'impressione di essere arrivata in questo finale di stagione completamente svuotata sia dal punto di vista fisico che da quello mentale, senza brillare neanche dal punto di vista del gioco. 

L'aspetto che preoccupa di più resta ancora quello psicologico. Anche nella sfida contro l'Udinese gli uomini di Sarri sono riusciti a trovare il vantaggio grazie alla precisa conclusione dalla distanza di de Ligt, salvo poi farsi rimontare prima dal colpo di testa di un Nestorovski completamente libero all'interno dell'area di rigore e poi ribaltare dalla straripante discesa di Fofana nei minuti di recupero della seconda frazione. L'impressione, a mente fredda, è che quella che alla Juventus sia venuto il cosiddetto "braccino", ovvero che ci sia qualcuno che soffre eccessivamente la pressione della vittoria, a partire da quello che dovrebbe essere la guida della squadra, Maurizio Sarri.

La partita di questa sera, così come le ultime uscite, rappresenta per i bianconeri dunque l'ennesima occasione per scacciare i fantasmi di una clamorosa rimonta in campionato da parte dell'Inter. Ma ancora di più è una nuova opportunità di suonare finalmente la sveglia in vista dei prossimi impegni in campo europeo. Per il posticipo di questa sera contro la Sampdoria, Sarri dovrà fare a meno degli ormai "soliti noti", compreso il brasiliano Douglas Costa, nuovamente vittima di un infortunio muscolare che ne comprometterà l'utilizzo in questo finale di stagione e che potrebbe significare anche la chiusura anticipata della sua avventura in bianconero, come si sente già vociferare. 

La sensazione è che il risultato del posticipo di questa sera sia tutto nelle mani della Juventus. Sulla carta i bianconeri hanno un impegno tutt'altro che proibitivo contro una squadra che ha già centrato la salvezza e che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato. Situazione leggermente diversa da quella della sfida contro l'Udinese, con i friulani che avevano proprio bisogno di una vittoria per uscire definitivamente dalla zone paludose della classifica. 

Nella conferenza stampa di presentazione mister Sarri si è preso una bella responsabilità, ammettendo di doversi adattare ai propri giocatori, senza cercare ossessivamente di imporre le proprie idee. La partita contro la Sampdoria potrebbe essere dunque il primo banco di test per questo "nuovo" corso, suggellando definitivamente la nascita di una Juventus più "sarriana" e di un Sarri più juventino. Se questa commistione di visioni antitetiche tra loro dovesse funzionare, il futuro, anche prossimo, della Vecchia Signora potrebbe essere ben più roseo di quanto ci si aspetta in questo momento. Tuttavia prima di pensare al futuro è necessario rimanere concentrati sulla Sampdoria, la vittoria sui blucerchiati vorrebbe dire Scudetto e, perché no, magari qualche ora di tranquillità per tutto l'ambiente.