Il match di questa sera in quel di Genova sarà l'ultimo in cui mister Massimiliano Allegri siederà sulla panchina della Juventus. Come annunciato più di una settimana fa le strade dei bianconeri e dell'allenatore livornese si separeranno al termine di questa stagione.

Dopo il comunicato della società è subito scattata la ridda di voci su chi potrebbe essere il successore di Allegri. Nelle prime ore la rosa dei papabili era decisamente ampia e comprendeva nomi altamente improbabili per i motivi più disparati. Dall'attuale tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic per terminare con il tedesco Jurgen Klopp, passando per il portoghese Nuno Espirito Santo. Con il passare delle ore la lista si è decisamente sfoltita riducendosi principalmente a tre potenziali successori.

Il favorito dai supporter bianconeri è certamente lo spagnolo Josep "Pep" Guardiola. Il palmares dell'ex Barcellona è a dir poco impressionante, sia da calciatore che da tecnico. Capace di vincere la Champions League in entrambe le vesti Guardiola ha portato trofei in qualunque realtà si sia calato. Sulla panchina dei blaugrana ha vinto 14 competizioni in appena 4 anni, terminato il suo ciclo in Spagna si è trasferito in Germania, dove ha continuato a vincere seppur mancando la Coppa dalle grandi orecchie. Finita la sua esperienza al Bayern Monaco si sono aperte per lui le porte del Manchester City, dove con l'aiuto dei fondi pressoché infiniti degli sceicchi, ha riportato i citizens sul tetto d'Inghilterra per ben due volte, ma sul piano europeo si sono registrate unicamente brucianti delusioni. A favorire un suo eventuale passaggio alla Juventus potrebbe arrivare il Fair Play Finanziario: la società di Manchester è attualmente sotto indagine e potrebbe subire una squalifica dalla prossima edizione della Champions League, fattore che potrebbe spingere Guardiola a lasciare. A far da contraltare a questa possibilità c'è però la concretezza del contratto attualmente in essere e soprattutto il fattore economico. Dall'alto dei suoi trofei il tecnico spagnolo ha richieste molto elevate per quanto riguarda il suo stipendio e questo potrebbe aver frenato la dirigenza juventina che preferirebbe garantire certe cifre solamente ai top player della propria rosa.

Nel novero dei candidati appare anche il nome di Maurizio Sarri, ex tecnico del Napoli ed attuale allenatore del Chelsea in procinto di giocarsi la finale di Europa League contro i connazionali dell'Arsenal. I pregi e difetti del partenopeo sono arci-noti. Dal punto di vista del gioco, come per Guardiola, sarebbe certamente una rivoluzione rispetto a quanto visto sotto la gestione Allegri, ma resterebbe da capire quale potrebbe essere l'impatto dal punto di vista dell'immagine e, soprattutto, in merito all'utilizzo dei giocatori. Durante la sua avventura in Campania Sarri ha infatti utilizzato praticamente sempre i soliti 12-13 giocatori, situazione che se ripetuta in bianconero potrebbe portare diversi malumori all'interno di uno spogliatoio con molti campioni.

Il terzo ed ultimo pretendente alla panchina bianconera è Simone Inzaghi. Non un tecnico spumeggiante come gli altri due, piuttosto un risultatista come Allegri. Metodico ed aziendalista non fa esprimere le sue squadre con scintillanti trame di gioco, ma sfruttandone al meglio le qualità per imporsi sugli avversari. Dalla sua parte c'è la fame di vittorie, il piacentino è stato infatti l'unico allenatore capace di vincere qualcosa in Italia in questi anni cannibalizzati dalla Juventus.

In tutto questo bailamme di voci la società bianconera non ha ancora fatto trapelare nulla, facendo letteralmente impazzire tutti i media. Tuttavia siamo certi che le idee della dirigenza siano ben chiare e che con ogni probabilità la questione tecnico sia stata risolta ben prima dell'annuncio ufficiale dell'addio di Allegri. Visto che i possibili successori del livornese sono tutti attualmente impegnati è infatti giusto che le comunicazioni vengano fatte una volta che la stagione sia definitivamente conclusa. Difficilmente la dirigenza si lascerà prendere da una decisione "di pancia", anzi negli ultimi anni ha dimostrato di saper scegliere con razionalità e grande intelligenza. Ora non resta dunque che isolarsi, lasciar passare queste ore senza dare troppo peso a tutti i media che stanno cercando di mettere assieme le tessere del puzzle ed attendere il comunicato ufficiale della Juventus