E' (non) notizia di stamattina l'ennesimo ribaltone in casa Palermo, il vulcanico presidente Zamparini anche questa volta prima si è preso la fatidica "notte per decidere" che trodotto dal zampariniano all'italiano vuol dire "ti do tempo per fare i bagagli e poi sparisci" e poi ha esonerato Gattuso consegnando le chiavi della panchina a Beppe Iachini.

Giornali, siti internet e opinionisti vari non vedevano l'ora, i titoli erano già pronti, le frasi già fatte, aspettavano solo il momento giusto per tirarle fuori ben sapendo che l'imprenditore friulano nel giro di breve l'occasione d'oro gliel'avrebbe data, d'altronde nonostante i soliti buonissimi propositi di inizio stagione poteva un presidente capace di 37 esoneri in carriera di cui 21 dal 2002, ovvero da quando è alla guida dei rosanero, risparmiare un poco più che debuttante?

 

Eppure io questa volta, a differenza di tante altre, mi sento di dare la grandissima parte di colpa di questo esonero non a Zamparini ma all'ex centrocampista del Milan e i motivi che mi portano a pensare questo sono principalmente due:

 

1. I RISULTATI: 6 punti totalizzati nelle prime 7 giornate, 8 gol fatti e 7 subiti che hanno fruttato due vittorie e ben sette sconfitte e un dodicesimo posto in classifica a -7 dalla capolista Empoli e, ancora più incredibile, -5 da un Lanciano qualsiasi (con tutto il rispetto, sia chiaro) secondo in classifica. Analizzando brevemente le rose delle due squadre i rosanero non hanno tra i titolari fissi giocatori come Ujkani, Daprelà, Bacinovic, Di Gennaro e Troianello mentre per il secondo posto gli abruzzesi devono ringraziare, tra gli altri, i difensori Amenta e De Col, i centrocampisti Paghera e Di Cecco e l'attaccante Falcinelli, giocatori poco più che Carneadi (sempre con lo stesso rispetto di prima, ovviamente.. ) del calcio italiano. Basterebbero questi dati per far capire che qualcosa che non va c'è e che questo esonero non è affrettato come quello di Pioli prima dell'inizio del campionato o come quello di Sannino dopo pochissime giornate ma entrando nello specifico si potrebbe parlare che una delle due vittorie, quelle contro il Padova è arrivata grazie ad evidenti errori arbitrali, così come si potrebbe parlare della totale mancanza di gioco dell'11 rosanero ma d'altronde, qual è il gioco di Gattuso? Quali sono i suoi schemi e le sue idee?

 

E qua mi si potrebbe rispondere "ma che colpa ne ha lui se non ha ancora maturato esperienza? Il presidente questo lo sapeva da subito" e proprio su questa giustissima domanda mi collego per il secondo mio personalissimo capo d'accusa che attribuisco al Campione del Mondo del 2006..

 

2. PERCHE' HAI ACCETTATO?: Rino, perchè hai accettato questa panchina? Perchè? Aspettavi un attimo e potevi avere più di un'occasione, magari a breve si libera qualcosa anche a Milano..

Io onestamente non condivido la scelta fatta dall'ex centrocampista quest'estate, sapeva benissimo dove andava e da chi andava, sapeva benissimo che prima di lui erano stati esonerati tecnici con curriculum ben più lunghi di una breve e non positiva esperienza al Sion, ma qua, se lui si sentiva pronto alzo le mani, la colpa gliela do per un altro motivo, ossia: cosa aveva da guadagnare e cosa aveva da perdere? Mi spiego meglio, ha accettato la guida della squadra strafavorita, la squadra nata per ammazzare il campionato, se l'avesse anche vinto a mani basse nessuno l'avrebbe esaltato più di tanto, avrebbe semplicemente fatto il suo mentre, viceversa, tutto quello veniva in meno rispetto ad una larga vittoria sarebbe stato visto come un mezzo insuccesso. Sbaglio o sono in pochi a credere che Deschamps sia un genio per aver vinto la Serie B con la Juve? Idem Mancini per i suoi scudetti post-calciopoli.. Non sarebbe stato più semplice e più redditizio accettare una panchina in corsa prendendo una squadra messa male e provando a farla risorgere?

 

Questa è solo la mia opinione, si può essere d'accordo come no, in attesa di sapere la vostra mi e vi faccio un'altra piccola e semplice domanda: perchè, una volta, alcuni dei più grandi allenatori al Mondo, come Ancelotti, Lippi e Mourinho, prima di avere la loro grande occasione hanno dovuto dimostrare le loro qualità nel campi di squadre minori mentre adesso si pensa che sia sufficiente esser stati grandi giocatori o che basta vincere una coppa giovanile (neanche ufficiale ma va beh..) per avere la grande occasione?

 

In attesa di avere una risposta..

 

Fabio Groberio