La formazione iniziale scelta dal nuovo allenatore juventino Thiago Motta non è scevra di sorprese. A difesa di Di Gregorio si sono parati Cambiaso sulla corsia di destra, Cabal sul lato opposto con Gatti, capitano per l'occasione, e Bremer in mezzo. Nel cuore del campo spazio al figlio d'arte Khéphren Thuram, più avanzati invece Locatelli e Yildiz con Weah esterno offensivo a destra e la sorpresa della serata Mbangula sulla corsia mancina, riferimento offensivo, ovviamente, Dusan Vlahovic. Solo panchina iniziale per quello che, finora, è stato l'acquisto più costoso dell'estate bianconera Douglas Luiz.
In campo si è vista una formazione che inizia ad apprendere i concetti voluti dal nuovo tecnico, con un gioco più arioso e sfrontato come ha ben dimostrato la rete che ha sbloccato il punteggio: cambio di campo a cercare il giovane Mbangula, l'esterno controlla che, senza troppa paura, punta tutta la difesa comasca, portandosi al limite dell'area e lasciando partire una conclusione velenosa che si va ad insaccare sul palo più lontano battendo l'esperto Reina. A mettere in sicurezza il punteggio ci ha poi pensato Weah, alla prima rete in Serie A. L'americano ha sfruttato alla perfezione un cross rasoterra di Yildiz e il seguente velo di Vlahovic, calciando forte con il pallone che è incocciato sulla traversa prima di varcare la linea bianca e tornare in campo, ma, grazie alla Goal Line Technology, l'arbitro ha potuto convalidare il gol. Il 3-0 è invece arrivato nel finale, con una bella conclusione di Cambiaso su cui Reina non può fare altro che assistere impotente.
Al di là del risultato, certamente positivo, si è respirata sicuramente un'aria differente rispetto alla seconda metà della passata stagione. In questo momento la voglia di discontinuità della dirigenza e di gran parte della tifoseria sembra essere stata accontentata, ma è davvero troppo presto per farsi cogliere da facili entusiasmi, meglio restare con i piedi per terra in vista di impegni più probanti contro avversarie di maggior spessore.
L'entusiasmo della prima vittoria ufficiale di questa stagione sembra aver persuaso anche la dirigenza ed in particolar modo anche il Managing Director Football, Cristiano Giuntoli. Dopo oltre un mese di attesa il calciomercato della Juventus si è improvvisamente e repentinamente svegliato. Salutati Rugani (Ajax) e Nicolussi Caviglia (Venezia), sono vicinissimi all'uscita anche Kostic (Fiorentina) e, soprattutto, Federico Chiesa, vicinissimo al trasferimento al Barcellona. In ingresso sono stati messi a segno tre colpi importanti per definire la rosa a disposizione di Thiago Motta: Kalulu è già agli ordini del tecnico da qualche giorno, Nico Gonzalez si è presentato questa mattina alla Continassa per sostenere le visite mediche ed entro domani dovrebbe arrivare in Italia anche un altro figlio d'arte, quel Francisco Conceição a lungo inseguito e per cui è stata studiata una formula ad hoc che accontentasse sia la Juventus che il Porto.
Tutto questo fermento ha riacceso le luci dei riflettori sulla Juventus che potrebbe addirittura non aver concluso qui la propria sessione di calciomercato, anzi come si suol dire pare che il meglio debba ancora venire. Secondo i soliti ben informati negli ultimi sei giorni di questa finestra potrebbero arrivare i veri due colpi da 90 dei bianconeri: quel Teun Koopmeiners inseguito a lunghissimo e su cui l'Atalanta sta ponendo un ostruzionismo che non fa bene a nessuno, ed anche Jadon Sancho. L'inglese non è mai uscito dai pensieri di Giuntoli e la situazione allo United sembra essere di nuovo favorevole ai bianconeri, in questo caso il difficile sarà accontentare le pretese salariali dell'ex Borussia Dortmund, visto che il suo stipendio ammonta a 18 milioni di Euro a stagione, decisamente troppo per una società come la Juventus che ha lavorato duramente per abbassare il proprio monte ingaggi.
Ormai da tanto tempo si dice per la Juventus che "la settimana prossima sarà quella decisiva", ma il termine del mercato e l'inizio ufficiale delle competizioni fanno sì che questo termine temporale non sia più rimandabile. Da domenica 01 settembre la Juventus dovrà essere definita per lottare su cinque competizioni con l'ambizione di poter portare a casa quanti più trofei possibili, perché in bianconero vincere è pur sempre l'unica cosa che conta.