Vi ricordate Ronaldo? Ma non Cristiano, il fighetto triste. Quell'altro, il Fenomeno, quello che all'anagrafe fa Luis Nazario De Lima, quello che è stato l'idolo di una generazione di fanciulli, alcuni dei quali diventati grandi calciatori.
Quello che è stato il più forte di tutti (non me ne vogliano gli zidaniani!) nell'era che va dal D.M. (dopo Maradona) all'A.M. (avanti Messi).
Quello capace di vincere le partite, e per poco anche i campionati, praticamente da solo. Almeno il Ronaldo di Barcellona e del primo anno in nerazzurro: concentrato inarrivabile di potenza, tecnica e velocità.
So che la domanda suona retorica (chi non ricorda il Fenomeno?) ma mi è venuto sinceramente il dubbio quando ho letto che il fuoriclasse brasiliano sarà il protagonista di una sorta di reality sul suo peso. Ho fortemente sperato che non si trattasse della stessa persona. E invece si, si tratta dello stesso Ronaldo, fresco trentaseienne, di cui sopra.
Sono noti a tutti i problemi con la bilancia di Ronnie, causati in buona parte dall'ipotiroidismo, arrivato a superare i 100 chili quando ancora era in attività, moltiplicati adesso che il suo lavoro non è più in mezzo al campo, ma dietro una scrivania.
Ebbene, la trasmissione "Medida certa" ("misure perfette" in italiano) lo seguirà per tre mesi in cui sarà affiancato da un docente di educazione fisica, da un cardiologo, da un nutrizionista e da un dietologo e sottoposto a durissimi esercizi fisici e di rieducazione alimentare mirati a fargli ritrovare una linea quanto meno dignitosa.
Obiettivo: presentarsi in forma, si fa per dire, all'amichevole di beneficenza degli "Amici di Zidane" che si terrà a dicembre a Porto Alegre. Ogni domenica su Rete Globo, canale su cui va in onda la trasmissione, ci sarà la "pesa" dell'ex centravanti: in diretta tv il mondo potrà ammirare i progressi fatti durante la settimana dal Fenomeno. E dal suo ventre. Più chili persi, più applausi, più audience.
Quelle tristesse... eravamo abituati ad ammirare il Fenomeno per ben altre doti.
Per chi non lo ricordasse:
Fabio Galluzzo