La sconfitta contro la Fiorentina ha sancito l’ultimo atto di un anno che definirlo catastrofico è un eufemismo. Un annus horribilis, in cui il Palermo ha attraversato una inesorabile parabola discendente.

Dalle opache prestazioni del Palermo di Bortolo Mutti, a quelle sterili e infruttuose di Sannino. Passando da repentini  e improponibili avvicendamenti societari  e dirigenziali (come potremo mai dimenticarci della meteora Panucci ?). Una squadra letteralmente smantellata che è diventata con il passare degli anni un giocattolo “distruttibile” di un sempre più pretenzioso presidente Zamparini.  E’ davvero ardito credere di sostituire Cassani, Balzaretti, Migliaccio, Silvestre con Morganella, Garcia, Rios e Von Bergen ci chiedevamo questa estate. Ebbene, alla fine dell’anno è opportuno tirare le somme, fare dei bilanci.

 

Il terzultimo posto in classifica (sarebbe penultimo senza la penalizzazione del Siena) è qualcosa in più di un campanello d’allarme. Con il peggiore attacco del campionato con 15 goal all’attivo in 18 partite, la squadra di Gasperini ha vinto solo 3 partite (contro Chievo, Sampdoria e Catania) totalizzando appena 15 punti. Un ruolino da retrocessione, né più né meno.

 

L’arrivo di Lo Monaco non ha ancora portato la ventata d’aria fresca a lungo sperata. Il rapporto con i tifosi, gli stessi che in i 40.000 hanno invaso la città di Roma per la finale di Coppa Italia, è praticamente ai ferri corti. L’entusiasmo di una intera città sembra essersi sopito in un silenzio assordante. Recentemente abbiamo provato  a fare tutte le congetture possibili, cercando di trovare il bandolo della matassa e forse illudendoci che fosse solo una questione di tempo.  Si fa presto a cantare che il tempo sistema le cose, ma si fa un po’ meno presto a convincere che sia così. La verità è amara e incontrovertibile, qua sotto Monte Pellegrino.

 

L’anno si chiude con l’ennesima sconfitta, l’ennesima prestazione incolore di una squadra che sembra non avercene più. L’anno nuovo si apre però con la speranza nel cuore, che da autentici innamorati non ci abbandonerà mai.

Anno nuovo vita nuova?

 

Giovanni Migliore