di Antonio Cristiano
Follow @ant_crist
L’ultima fantagiornata non è andata bene. Anzi, è andata peggio del previsto. Perché non hai perso con distacco, no: hai perso nel modo peggiore di perdere: hai perso di misura. Hai perso per mezzo punto, che è un’ammonizione. O per un punto, che è un gol subito. È la sconfitta peggiore perché ti lascia sempre una sensazione di malessere per tutta la settimana, un’amarezza che può capire solo chi l’ha già provata. Ma è anche la vittoria peggiore per il tuo avversario di giornata, pronto a essere additato come il fortunello seriale della lega e, soprattutto, pronto ad essere coperto di scuse. Ad esempio...
1. Ho perso perché... il 6 politico
Hai aspettato per settimane il ritorno di Vidal e per mesi quello di Mertens; credevi che finalmente la porta di Rafael sarebbe rimasta inviolata e che Buffon avrebbe potuto finire una partita senza l’imbattibilità; pensavi che Chiellini e Ghoulam ti avrebbero aiutato a raggiungere il modificatore – che, intanto, sarebbe rimasto una chimera per il tuo avversario, che aveva in campo il redivivo Paletta e ora, finalmente…
No, niente. Chiudete tutto. Quelle partite del giovedì non valgono. Eh, l’abbiamo deciso all’asta. Lo sapete che io leggo sempre il regolamento, e voi ogni anno lo sottoscrivete. Vedi, c’è pure la tua firma. E niente, se quando leggo le regole tu dormi o controlli le liste o vai a fumare, saranno pure fatti tuoi. Dura lex, sed lex: avevi votato a tua insaputa per il 6 politico, e adesso lo subisci. Non hai potuto festeggiare i gol ritrovati, e nemmeno le brutte prestazioni dei giocatori del tuo avversario. Niente, non vale. Giovedì sera non è successo niente.
Come al solito, non hai letto le clausole in piccolo (getty images)
2. Ho perso perché gli zombi m’hanno sempre fatto impressione
Non hai mai visto The Walking Dead, non hai mai giocato a Resident Evil e quando senti parlare di George Romero pensi a qualche parente di Sergio. Insomma, il mondo dei morti viventi non ti ha mai neanche lontanamente attirato. Eppure ti ci sei ritrovato dentro, in questa fantagiornata. Giocavi contro l’ultimo in classifica, quello che dopo l’asta aveva messo insieme una squadra all’apparenza straordinaria ma che aveva clamorosamente deluso le attese. Ed eccoli, ovviamente, risvegliarsi tutti contro di te: Mertens, Vazquez, Denis e Palacio. All’improvviso ti sei ritrovato nel bel mezzo dell’apocalisse: the night of the scoring dead.
3. Ho perso perché li avevo tutti in panchina
È capitato spesso, quest’anno. Tanto che pensi che lo stiano facendo di proposito. È la legge di Murphy applicata al fanta: quando schieri un giocatore, non segna; quando non lo schieri, segna. I vari Obiang, Rigoni, Vargas e Rossettini rimangono mesti (anche se li vedi soddisfatti e sorridenti) dietro ai vari Marchisio, Parolo, Nainggolan e Lucarelli. Loro, e i loro bonus. Intanto il tuo avversario ringrazia. Anche perché a lui non ha giocato Bonucci. E il suo primo panchinaro è Glik.