Nelle ultime ore la Fiorentina di Pradé ha risolto una sua grossa lacuna, sull'out sinistro dell'attacco, convincendo Franck Ribery che s'è già presentato con tanto di acronimo FR7 che fa impazzire tifosi e fantallenatori. 

Un grosso colpo, a costo zero, per i Viola, che si ritrovano così un potenziale titolare, di valore ed esperienza indiscusse, senza aver sborsato alcunché per il suo cartellino.

Non è stata certo questa la sola mossa a costo zero operata dalle squadre di Serie A durante una sessione di calciomercato estiva che ancora conta una decina di giorni di frenetica attività.

L'Atalanta cercava un centrale esperto ed ha fatto firmare, sempre da svincolato, Skrtel; il Brescia senza spesa (se non, ovviamente, quella contrattuale) ha riportato al fantacalcio Balotelli (e prova a convincere il suo ex compagno Rami); il Genoa ha preso dal Milan Zapata per la difesa; il Verona gente come GumusVeloso, Bocchetti e Lazovic; l'Inter Godin; la Juve Rabiot, Ramsey e Buffon; la Lazio Adekanye; il Lecce Shakhov, Lo Faso e Rispoli; il Parma un ottimo difensore come Dermaku; la Samp un buon prospetto come Thorsby (e continua a inseguire Ben Arfa); la Spal due giovani come Moncini e Mazzocco; l'Udinese, infine, sempre approfittando della situazione del Palermo, due garanzie come Jajalo e Nestorovski oltre a Sema.

C'è spazio addirittura per comporre un 11 titolare di soli svincolati di buon spessore. 

Anche per chi volesse investire su di loro al fantacalcio. Non potremo, nostro malgrado, però, pensare al Tanque Denis, che pare piaccia alla Reggina, ed a Maxi Lopez ormai vicino a firmare per il Crotone. La grande bellezza. 

Insomma, anche durante una sessione estiva dispendiosa, soprattutto al confronto delle ultime annate, le italiane non si sono risparmiate sotto il profilo dei parametri zero. Ma, come dicevo, restano ancora diversi giorni al termine della sessione. Senza contare che ci sarà tempo ancora per molto, dopo la deadline del 2 settembre, per far sottoscrivere nuovi contratti ai calciatori che già non ne hanno uno. Ecco perché proverò anche, in questa occasione, a consigliarne qualcuno - più o meno suggestivo - ai club nostrani che necessitano, evidentemente, di rinforzi in un determinato ruolo. 

Alcuni di essi, in ogni caso, su quei calciatori si sono già mossi. Oppure no? Proviamo a proporle noi, delle stuzzicanti soluzioni aggratis.

JUVENTUS, TERZINO SINISTRO: CRISTIAN CUEVAS

Prestato Pellegrini e venduto Spinazzola, ora l'unico terzino sinistro di ruolo della Juve è Alex Sandro. Certo, con un jolly come De Sciglio Sarri può permettersi anche una soluzione diversa a destra (Hysaj?), ma vuoi mettere un bel fluidificante sulla mancina senza spendere un euro, magari da rivalutare e far fruttare? Troppo scontato e agée Fabio Coentrao (già cercato dal Parma). Meglio un affascinante Cuevas, che per chi se lo ricorda era uno dei baby fenomeni prelevati dal Chelsea nel 2013. Strappandolo, indovinate un po', alla concorrenza di un'altra bianconera, l'Udinese.

Cileno, 24 anni, fenomenale nelle selezioni nazionali giovanili, ha giocato in Austria e Olanda, mentre a Londra non ha mai avuto spazio. Chiuderei dicendo che all'epoca il Mirror di lui scrisse che, con 2-3 pollici in più di altezza, somigliava a Di Maria.

La chiuderei qui. 

Ma già me lo vedo, rilanciato dal vate di Figline, istruito a fare meglio la fase difensiva, e poi venduto al PSG, a giugno 2020, per 40 milioni.

Cristian Cuevas (getty)

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MILAN, SECONDA PUNTA: LAZAR MARKOVIC

Correa 40 milioni, più bonus, più percentuale sulla rivendita, più mancia? Ma stiamo scherzando? Vuoi che uno stratega come Giampaolo non preferisca un più rubicondo Lazar Markovic? Ha solo un anno in più dell'argentino, ma in compenso ha un fratello maggiore che gioca al Lens (con scarso successo).

E lui, Filippone? Ve lo ricorderete per la rissa con Vucinic in un furente Juve-Benfica di Europa League, ma anche perché esplose proprio nelle aquile, quell'anno, dopo essere stato, nel 2012, inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 di Don Balón. Vero, non gioca una stagione intera (o quasi) da titolare dal 2013-2014, al termine della quale il Liverpool lo prese per l'importante cifra - almeno all'epoca - di 25 milioni. Ala, ma anche seconda punta in caso di necessità, il serbo è uno degli astri nascenti del calcio europeo: ultimouomo di lui scrisse, sempre quell'estate, che "È il giocatore che vorrei avere se la mia squadra giocasse sempre in contropiede: velocissimo nella transizione offensiva, capace di attaccare in qualunque parte del campo; ma anche ottimo nel servire un compagno in transizione". Da allora, tra prestiti, squalifiche, e sempre lontano da una condizione fisica accettabile, di fatto è scomparso. A febbraio 2019, sempre a zero, ha provato a rilanciarsi al Fulham. Tentativo vano. 

Lazar Markovic (getty)

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NAPOLI, ALTERNATIVA A MILIK: LUIS FABIANO

Milik all'Inter in cambio di Icardi? Icardi al Napoli per 65 milioni, ma controvoglia? Ma chi te lo fa fare, Giuntoli, Piuttosto, back to the future, torna indietro di un paio di lustri, quando su o Fabuloso - perfetto vice di Arcadio - s'erano fiondati prima Marino e poi Bigon. Alla fine arrivò un certo Cavani. Del centravanti brasiliano, però, si parlò anche un paio d'anni dopo, reggente Bnitez, quando invece alla fine arrivò un altro attaccante non proprio dimenticato, in Campania: Gonzalo Higuain. 

Oggi Fabiano ha solo 38 anni, non s'è ancora formalmente ritirato, ha segnato dovunque - anche in patria e in Cina - nonostante non sia più un ragazzino, ed è stato contattato da Cellino prima di investire su Balotelli. Chissà se ha ancora forza e voglia per sbarcare in Italia. Di certo sarebbe un fascinoso ricambio per Ancelotti. Che, tra l'altro, sempre un decennio fa fece il suo nome anche per il Milan. Al suo posto arrivò Pato. Insomma, al suo posto arriva sempre uno più forte.

INTER, ESTERNO SINISTRO: BOJAN NASTIC

Biraghi, lo so, sa di casa, essendo cresciuto nella Primavera nerazzurra. Ma certo la Fiorentina non lo regalerà a Marotta, che a sua volta vuole donarlo a Conte che cerca un esterno sinistro che possa non far rimpiangere Dalbert - facile - e che sappia difendere meglio di Perisic - altrettanto facile. Se però l'Inter già non sapesse che un ragazzotto così, di 25 anni, s'è liberato pochi giorni fa dal Genk (squadra abituata a sfornare giocatorini davvero interessanti, tipo Milinkovic e Koulibaly), glielo diciamo noi. Occhio, perché lo vuole il Besiktas e alcune inglesi, incoraggiate dalla sua facilità di corsa, dal preciso cross e dal potente tiro dalla distanza. Piacerebbero anche a Conte, lo so.

ATALANTA, VICE ILICIC: GIUSEPPE ROSSI

Di Pepito ormai nessuno parla più. E da tempo. Purtroppo. Lui però finalmente sta bene, continua a vivere a New York, sogna anche il terzo ritorno a Firenze (dove ha peraltro aperto un ristorante) e in Italia, infortuni a parte, ha sempre fatto il suo dovere. Il ragazzo di Teaneck ha soli 32 anni, dopo la parentesi al Genoa non ha più giocato, ma si allena e aspetta una chiamata. E se fosse quella, libera e bellissima, della Dea, che sta per cedere Barrow ed a cui mancherebbe un vice Ilicic? Mancino come lo sloveno, bravo anche da punta di raccordo, esperto, voglioso. E, soprattutto, un'occasione, l'ennesima, per Gasperini di dimostrare il suo valore già conclamato. Ce lo vedete Pepito a segnare al 94' il gol del 2-1 in Champions contro il Real Madrid, come a voler scrivere una delle pagine più belle della storia del calcio? Io sì. E sono ancora relativamente sobrio, vista l'ora. 

TORINO, VICE IAGO FALQUE: KEISUKE HONDA

Cairo sinora non ha ancora esploso nessuna novità. Ha sì tenuto tutti i migliori della rosa della scorsa stagione, ma in attesa di sapere come andrà a finire stasera contro il Wolverhampton, non ha ancora affondato il colpo. La rivalità della Sampdoria nella corsa a Simone Verdi, il preferito di Mazzarri, e le elevate richieste di De Laurentiis, stanno bloccando l'arrivo del fantasista azzurro. Che sarebbe una validissima alternativa a Iago Falque per affiancare Belotti, visto che difficilmente a livello tattico Zaza potrà essere il partner fisso - ma semmai la sua riserva - del capitano. E allora, chi meglio del giapponese, fenomenale calciatore da fermo, mancino come lo spagnolo, che dopo Pachuca e Melbourne Victory (dove ha incantato) è diventato sorprendentemente DG e tecnico della Cambogia, ma non vuole smettere di giocare. D'altro canto, ha soli 33 anni, una buona condizione atletica, e non a caso, come tanti altri, era già nella lista svincolati di Cellino. 

Una sua punizione decisiva nel sette in semifinale di Europa League contro l'Arsenal è un sogno a occhi aperti. E neanche di mezza estate.

ROMA, VICE DZEKO: SEYDOU DOUMBIA

La stessa Roma, a inizio 2015, per lui spese un totale di oltre 15 milioni. Eppure la sua esperienza nella Capitale, dove arrivò dopo aver segnato a raffica nel CSKA Mosca, fu imbarazzante. la miseria di 2 reti nei 6 mesi passati in Italia, il pronto ritorno in Russia, e poi diverse esperienze, che l'hanno portato sino al Girona, in Liga, dove però il buon bomber ivoriano s'è tolto una grossa soddisfazione personale: un suo gol al Wanda Metropolitano a gennaio ha eliminato clamorosamente l'Atletico Madrid dalla Coppa del Re. Non è bastato, in ogni caso, a essere confermato in Catalogna, che ha lasciato pochi giorni fa, dopo aver rescisso. Pare proprio che lo vogliano in Super Lig ed a Belgrado, ma la verità è che il mio sogno personale, considerato che ha ancora solo 31 anni e un grande futuro davanti a sé, è che torni in giallorosso per prendere il posto di Schick, ormai diretto verso la Bundesliga, e che si vendichi della sua prima, deludente, esperienza. Magari donando una gioia anche ai tanti fantallenatori che, nel febbraio 2015, investirono su di lui gli ultimi, residui, fantamilioni del mercato di riparazione.