Estate 2016, stuzzicato dalle voci di mercato, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis rassicura i giornalisti ed i tifosi partenopei sul fatto che Beppe Marotta, Amministratore Delegato della Juventus, non voglia pagare la clausola rescissoria per l'attaccante argentino Gonzalo Gerardo Higuain.
Poche settimane più tardi l'ex centravanti del Real Madrid sbarca in Piemonte, quasi in segreto, per sostenere le visite mediche prima di ufficializzare il passaggio alla Vecchia Signora. Ovviamente l'arrivo dell'argentino a Torino ha scatenato un arcobaleno di reazioni, dalla rabbia dei sostenitori partenopei, alla gioia della stragrande maggioranza degli juventini, passando dalla diffidenza di alcuni addetti ai lavori e dall'indifferenza di coloro che non hanno capito, almeno inizialmente, quanto potesse incidere questo affare sul campionato italiano e sul palcoscenico europeo.
Una tra le fazioni più numerose, e che abbracciava sia una parte dei tifosi juventini sia di quelli napoletani, era quella secondo cui il rendimento di Higuain non sarebbe stato lo stesso ottenuto di quando divenne l'idolo incontrastato del San Paolo. A rafforzare questa strampalata teoria era arrivata poi qualche immagine, un po' troppo maliziosa, con l'intento di sottolineare uno stato di forma non proprio perfetto, qualche "rotolino" di troppo ed una scarsa brillantezza in fase di preparazione. I dubbi iniziali, rafforzati da queste foto, hanno talmente convinto qualcuno, tanto da fargli scommettere i suoi gioielli più preziosi sul mancato raggiungimento del Pipita del traguardo simbolico delle quindici reti stagionali.
Neanche il tempo di iniziare il campionato che tale scommessa iniziava già a vacillare. Nelle prime sette giornate l'argentino, vero o no, ha segnato altrettante reti, trascinando la Juventus fin da subito ai vertici della classifica. Con l'andare delle partite Higuain si è evoluto dentro la Juventus e la Vecchia Signora si è trasformata intorno al Pipita. Tutti erano infatti consapevoli delle impareggiabili qualità di finalizzatore del centravanti argentino, ma sotto la guida di mister Allegri, l'ex Real Madrid si è fatto apprezzare anche per la sua grande capacità di uomo-squadra. Nel nuovo 4-2-3-1 bianconero il numero 9 ha messo a disposizione la sua estrema bravura nel difendere la palla anche contro difensori più aitanti fisicamente, per permettere gli inserimenti dei compagni di squadra. Ad impreziosire ulteriormente il rendimento di Higuain con la maglia della Juventus c'è anche l'intesa, sempre maggiore con l'andare delle partite, con il connazionale Paulo Dybala. I duetti tra i due al limite, o all'interno, dell'area di rigore avversarie sono un piacere per gli occhi e spesso hanno conseguenze letali per il malcapitato estremo difensore di turno.
Un altro aspetto che vale la pena sottolineare è la serenità raggiunta da Higuain alla corte della Vecchia Signora. Per stessa ammissione del centravanti argentino il nuovo ambiente gli ha conferito una tranquillità che non provava da tempo, diminuendo anche gli atteggiamenti aggressivi sul terreno di gioco ed evitando di cadere nel tranello delle provocazioni tiratogli dai difensori avversari. L'esempio più lampante di questo nuovo equilibrio emotivo è l'episodio accaduto nei minuti finali della semifinale di Champions League, quando il difensore monegasco Glik lo ha duramente colpito. Nonostante il dolore, Higuain non si è lasciato andare ad atteggiamenti eccessivamente aggressivi, evitando di vedersi sventolare sotto al naso un cartellino rosso che lo avrebbe privato della possibilità di giocarsi la prossima finale contro il Real Madrid.
La stagione di Higuain dunque si può dunque definire tutt'altro che un flop. La dirigenza bianconero lo ha portato a Torino per aumentare il gap con le dirette inseguitrici in Italia e per tentare il definitivo salto di qualità sui palcoscenici europei. Per quanto concerne il campionato italiano i risultati sono evidenti sotto gli occhi di tutti, per l'Europa invece toccherà aspettare ancora qualche giorno prima di tracciare un bilancio definitivo. Per il momento non si può negare la positività della sua annata, culminata con le reti che hanno garantito alla Juventus l'accesso alla prossima finale di Cardiff.