Un bisogno irrefrenabile di parlare, di toccare "questioni scomode" che potrebbero costargli caro dal punto di vista personale, eppure l'ex campione di ciclismo Danilo Di Luca (38) ha deciso di farlo pubblicamente, stavolta puntando il dito dopo essere stato a lungo additato..
Il "killer" di Spoltore ha rivelato che tra gli ex colleghi che prendono parte al Giro d'Italia, il 90% ha fatto uso di sostanze dopanti, aggiungendo come siano essenziali per arrivare tra le prime dieci posizioni.
Di Luca ha confessato di avere iniziato a doparsi quando i risultati cominciavano a mancare, quando le vittorie scemavano ed i suoi colleghi si imponevano sempre più, a suo dire anche per merito di questi "aiutini".
Una questione davvero grave è poi quella relativa alle presunte combine tra i ciclisti in gara, infatti Di Luca ha parlato di taciti accordi in gara per favorire la fuga e la vittoria di tappa, in cambio di soldi e lui stesso si sarebbe fatto pagare in passato.
Di Luca ha perso tante amicizie dopo tutto quello che gli è capitato, in pochi gli sono rimasti accanto nei momenti duri e dopo la radiazione dal ciclsimo e sa di essere solo in questo attacco frontale al suo ex mondo; tuttavia vuole andare fino in fondo alla vicenda ed ha parlato addirittura di bici con piccoli motorini all'interno, che in passato partecipavano tranquillamente alle tappe senza alcun controllo.
Lo scontro è ormai in corso, lo scopo dell'atleta di Spoltore è quello di dimostrare di non essere l'unica pecora nera del gruppo, quindi aspettiamoci che queste rivelazioni possano anche alzare un grande polverone su questo sport , così tanto amato quanto sospettato.
Paolo Pierangelo