"Gli infortuni hanno rovinato una Lazio perfetta. Ora dobbiamo trovare 11 giocatori per domenica". Il Lulic-pensiero riassume il KO biancoceleste contro il Napoli molto meglio di quanto si possa fare limitandosi a leggere il mero risultato finale sul tabellino. Una sconfitta pesante solo per punteggio e uomini persi, non per come è arrivata. Nonostante i numeri della vigilia parlassero chiaro: 7 successi azzurri e 2 pareggi negli ultimi 10 scontri diretti in A, media di 2.5 reti rifilate ai capitolini negli ultimi 11 confronti, 4 sconfitte su 4 e zero gol segnati dalla Lazio nelle ultime quattro sfide all'Olimpico. Insomma, con queste premesse non ci sarebbe dovuta essere partita.

E invece una partita c'è stata eccome. Almeno nella prima frazione, chiusa sull'1-0 e comunque condizionata dal problema muscolare accusato da Bastos dopo neanche 25'. Soluzione tampone numero uno: entra Marusic, Basta va a fare il terzo centrale alla destra di De Vrij. Ma quando è lo stesso olandese ad alzare bandiera bianca, senza nemmeno tornare in campo dopo il riposo, la sensazione che fino a quel momento aleggiava sugli uomini di Inzaghi diventa una certezza: la rimonta del Napoli è solo questione di tempo. La spaventosa forza offensiva di Mertens e compagni ha poi voluto che le prime tre reti arrivassero in poco più di 5 minuti, ma questo è un altro discorso. 308 secondi in cui la difesa a tre della Lazio era composta da Basta, Marusic e Radu. Non serve aggiungere molto altro.

Il KO contro il Napoli era ampiamente preventivabile, l'interrogativo che veramente deve preoccupare è il seguente: in che modo si dovrà gestire d'ora in avanti l'attuale emergenza nella retroguardia? Al momento, considerato che anche Wallace è ai box (tornerà a metà/fine ottobre), i centrali di ruolo a disposizione di Inzaghi sono due: Radu (peraltro adattato, visto che a Roma ha quasi sempre giocato da terzino) e Luiz Felipe (classe '97, proveniente dalla Serie D brasiliana e l'anno scorso in prestito alla Salernitana). Urge dunque trovare un palliativo a stretto giro di posta, a cominciare dalla trasferta di domenica pomeriggio contro l'Hellas Verona (a cui non parteciperà sicuramente De Vrij). Ecco quali sono gli scenari - alcuni dei quali oggettivamente terrificanti - che potrebbero profilarsi davanti al tecnico biancoceleste:

1) Reintegrare in rosa Mauricio - Il difensore verdeoro è stato "epurato" ad agosto, mai nessuno in casa Lazio pensava che a fine settembre sarebbe potuto diventare più raro e prezioso dell'acqua nel deserto;

2) Riproporre Leiva al centro della difesa - Un esperimento che si è già visto a Genova e ieri contro il Napoli. I risultati? Per nulla incoraggianti. Ma se l'emergenza chiama...;

3) Spostare Patric al fianco di Radu - Il biondissimo ex Barcellona non ha ancora esordito in questa stagione, potrebbe farlo tra tre giorni, peraltro persino fuori ruolo;

4) Chiedere un "prestito" alla Primavera - Specie negli ultimi anni la Lazio ha sfornato grandi talenti dal proprio vivaio. Hai visto mai...;

5) Pescare dal mercato degli svincolati - Diakitè, Zaccardo, Lescott e compagnia cantante. Ok, faccio finta di non averlo scritto per davvero.

Insomma, a Formello l'allarme rosso è ormai acceso h24. Qualsiasi sarà la soluzione prescelta, ci sono pur sempre delle considerazioni di fondo da fare che non lasciano affatto dormire sonni tranquilli:

1) Con ogni probabilità Inzaghi sarà costretto ad abbandonare il fruttifero 3-4-2-1 per tornare alla difesa a quattro. Aveva trovato un'invidiabile armonia tattica tutta farina del suo sacco, rischia seriamente di doverla temporaneamente accantonare;

2) Il turnover tra campionato ed Europa League si riduce all'osso: pochissimi margini di manovra, più di qualcuno sarà costretto a fare gli straordinari;

3) Lo stesso Radu è soggetto a parecchi infortuni. I numeri parlano chiaro: in carriera ha collezionato quasi più giorni di stop forzato che presenze.

Il dado è tratto: almeno per un mesetto si dovrà soltanto provare a fare un gol in più degli avversari (Verona, Zulte e Sassuolo prima della sosta, poi le complicate trasferte contro Juventus e Nizza), cercando di limitare il più possibile i danni in fase di copertura. Aspettando il ritorno a pieno regime di Nani e Felipe Anderson e sfruttando a pieno lo stato di grazia dei vari Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic.

Intanto, però, il pensiero non può che tornare all'ultimo mercato estivo. Hoedt saluta per 17 milioni di euro, Paletta sfuma sul gong. E resta una grossa casella vuota proprio lì, al centro della difesa.

Wallace KO (un altro mese circa), Bastos KO (20 giorni), De Vrij KO (7-10 giorni), Basta KO (2 mesi circa).

Il karma vince. Sempre.

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