Delusione, enorme delusione, questo il sentimento che riverbera in tutto quello che riguarda la Juventus dopo la mancata qualificazione alla finale di Europa League. Dopo l'illusoria rete del neo-entrato Vlahovic il Siviglia non si è arreso e ha ribaltato le sorti del match con i due ex Serie A Suso e Lamela. I Palanganas si confermano ancora estremamente a loro agio sui palcoscenici dell'ex UEFA ed ora hanno l'opportunità di poter alzare al cielo addirittura per la settima volta nella loro storia questo trofeo.

D'altra parte per la Juventus non c'è neanche il tempo di leccarsi le ferite che subito scattano le polemiche e, soprattutto, si deve concentrare sia sulle vicende extra-campo che sui prossimi impegni della propria prima squadra. In questo senso la giornata di domani sarà decisamente campale e non certamente per il posticipo che vedrà coinvolti Capitan Danilo e compagni contro un Empoli ormai già ampiamente salvo. Dopo il rinvio con sospensione della penalizzazione per domani è infatti attesa la sentenza della Corte di Appello in merito al cosiddetto processo "Plusvalenze", situazione che potrebbe cambiare nuovamente la posizione di classifica dei bianconeri. A tenere maggiormente con il fiato sospeso è senza ombra di dubbio il concetto di "pena afflittiva", visti gli ultimi risultati della Juventus e delle dirette concorrenti sul campo la nuova penalizzazione potrebbe essere addirittura più pesante della precedente. Da quello che trapela da parte dei soliti beninformati pare che l'obiettivo della giustizia sportiva non sia quello di erogare una giusta pena commisurata agli illeciti che verranno riconosciuti, ma l'unico scopo del processo è quello di estromettere i bianconeri dalla qualificazione alla prossima edizione della Champions League, anche a costo di erogare una penalizzazione più pesante dei nove punti iniziali e che terranno conto anche della possibilità che la squadra di Allegri possa battere il Milan nello scontro diretto che andrà in scena nel corso della trentasettesima giornata.

A peggiorare ulteriormente la situazione, già piuttosto fosca, sono arrivati poi i deferimenti per l'altro filone, quello della "manovra stipendi". Altro procedimento che già ai suoi albori ha fatto storcere il naso agli osservatori più attenti. In questa inchiesta sono presi in considerazioni anche i rapporti con gli agenti e gli altri club con cui ci sono state delle operazioni di mercato. La pistola fumante l'avrebbe avuta in mano Maurizio Lombardo, ex dirigente bianconero ed attuale Chief Football Operating Officer della Roma ha infatti dichiarato di essere in possesso della famose side letters ed avrebbe tirato in ballo anche Beppe Marotta, attuale AD dell'Inter. In un'inchiesta tradizionale ci si aspetterebbe che anche questi due nomi comparissero nell'elenco dei deferiti, invece non è così, quasi a confermare che anche questa volta l'unico obiettivo è scavare a fondo sulla Juventus, come se fosse l'unica società di calcio italiana.

Il futuro per la Juventus è sempre più incerto: da una parte la possibile esclusione dalla Champions League, dall'altra la sensazione che i bianconeri potrebbero partire con una penalizzazione molto corposa anche nel prossimo campionato. Da non dimenticare inoltre che sullo sfondo si staglia ancora la UEFA con cui i rapporti sono tutt'altro che idilliaci e che aspetta solo le sentenze definitive della giustizia sportiva italiana prima di fare le sue mosse. Nel caso in cui la Juventus dovesse essere riconosciuta colpevole in entrambi i filoni nazionali il massimo organismo europeo potrebbe accodarsi andando a comminare una clamorosa esclusione dalle competizioni internazionali per gli anni a venire. 

Se la delusione per il mancato raggiungimento della finale di Europa League era piuttosto forte, il sentimento che prevale quando si pensa alle situazioni extra-campo è quasi di sconforto. Per tutto il popolo bianconero significa rivivere l'incubo del 2006 e questa volta ripartire da capo potrebbe essere ancora più difficile.