Dopo un avvio di stagione tutt'altro che scoppiettante la squadra allenata da Andrea Pirlo inizia a mostrare con continuità la sua vera identità di gioco. Il punto di svolta di quest'anno sembra essere stato il derby vinto in rimonta contro il Torino, dopo la vittoria sui granata Ronaldo e compagni hanno cambiato marcia, infilando una serie di prestazioni di alto livello che lasciano ben sperare per il proseguo della stagione.

Per la sfida del Tardini il tecnico decide di affidarsi ai due grandi ex, Buffon e Kulusevski, oltre agli imprescindibili McKennie e Danilo, in attacco ancora Morata e Ronaldo dopo la gara "flop" contro l'Atalanta. La prima occasione del match è a favore degli ospiti, ma l'estremo difensore juventino nega la gioia del gol a Kucka, da quel momento la partita diventa una sinfonia dei bianconeri, seppur di arancione vestiti. Dopo Buffon sale in cattedra l'altro ex: Kulusevski raccoglie un traversone rasoterra e calcia a giro di prima intenzione sul palo più lontano, non lasciando scampo a Sepe e portando dunque la Juventus in vantaggio. Spronata da Pirlo in panchina e da Buffon in campo questa volta la Vecchia Signora non abbassa i giri del motore ed anzi trova il raddoppio solamente dopo pochi minuti. Questa volta a segnare è Cristiano Ronaldo che sale in cielo per raccogliere un cross di Morata e mettere nuovamente alle spalle di Sepe. La prima frazione si conclude con la Juventus avanti di due reti e dominatrice del campo per larghissimi tratti della partita.

Nella ripresa la situazione non cambia e Ronaldo ne approfitta per migliorare ulteriormente la sua straordinaria media realizzativa insaccando l'undicesima rete in campionato in sole nove presenze sfruttando questa volta l'assist di un propositivo Ramsey. La rete del definitivo 4-0 viene invece siglata da Alvaro Morata ancora con un colpo di testa, su preciso invito di Bernardeschi.

Ma se il punteggio finale potrebbe, in parte, ingannare, quello che conta realmente è la prestazione fornita dalla squadra nell'arco di tutta la partita. A Parma si è vista, finalmente, una Juventus concentrata per tutti i 90 minuti, una squadra ben schierata in campo con i giocatori che sapevano esattamente cosa fare e come muoversi per allargare le maglie difensive dei padroni di casa. Giocatori come Danilo e McKennie si stanno rivelando sempre più fondamentali per l'equilibrio della squadra bianconera. In particolare il brasiliano sembra solo un lontano parente del giocatore confuso visto sotto la gestione Sarri. Pirlo lo utilizza come equilibratore del reparto difensivo, schierandolo senza cali di prestazione sia come "esterno" di destra che di sinistra, inserendo dal suo lato opposto ora Alex Sandro ed ora Cuadrado. Anche per McKennie la cura Pirlo sembra funzionare benissimo, arrivato come oggetto sconosciuto ai più, l'ex Schalke si è imposto per le grandi qualità atletiche e, soprattutto, per l'ottimo tempismo negli inserimenti. L'americano, eletto recentemente miglior giocatore del suo paese nel 2020, si sta rivelando ogni partita di più un centrocampista box-to-box in grado di dare equilibrio alla squadra con buona quantità in fase di non possesso ed altrettanta qualità in fase di costruzione. Tralasciando i due attaccanti, si può ritenere più che soddisfacente la prova di Rodrigo Bentancur, anche lui tornato a buoni livelli dopo qualche partita sotto tono. Bene anche Kulusevski, schierato titolare dopo diverso tempo, la sensazione è che al numero 44 non piacciano molto i compiti difensivi che richiede il ruolo di esterno, ma una volta entrato in possesso di palla dimostra sempre di saper cosa fare con la sapienza di un veterano nonostante la giovanissima età.

Ora per i bianconeri è giunto il tempo di dare continuità a prestazioni di questo genere, per mettere sempre più pressione alle due milanesi che la precedono in classifica e cementificando ulteriormente il gruppo in vista delle gare di Champions League ad eliminazione diretta.