Dalla prodezza di Dzeko ai disastri di Svilar e Burki, dal roboante 5-1 incassato dal Siviglia in casa dello Spartak Mosca, fino agli stop forzati di Borussia Dortmund e Atletico Madrid, due big che ora rischiano di salutare prematuramente la corsa alla Coppa dalle grandi orecchie. Cos'è successo nell'ultimo turno di Champions League in giro per l'Europa? Ecco un piccolo sunto in cinque pillole:
1 - Applausi per Di Fra
Standing ovation per Eusebio Di Francesco. Eh si, perché Chelsea-Roma è stata per distacco la sfida più bella, entusiasmante e coinvolgente dell'ultimo turno di Champions League, sia qualità delle giocate che i tanti capovolgimenti di fronte: insomma, la classica partita "all'inglese". Se la Roma ora è in ottima posizione di classifica e prima tra le italiane per ranking uefa di quest'anno, il merito è soprattutto del tecnico di Pescara. Come Di Francesco meritano menzione d'onore Kolarov (e di riflesso Monchi, capace di (ri)portarlo nella Capitale a soli 5 milioni) e ovviamente Edin Dzeko, mattatore di serata con una doppietta da bomber vero, con il primo gol che si iscrive di diritto nella top 10 di questa competizione. Chapeau.
2 - Italiane, gioie a metà
Detto della Roma, restano da analizzare le situazioni di Napoli e Juventus. Gli azzurri hanno pagato a caro prezzo la prima mezz'ora regalata alla squadra di Guardiola, riuscendo poi a reagire nella ripresa e portare a casa un 2-1 tutto sommato dignitoso (sebbene di una sconfitta si tratti). Quel che preoccupa di più è la situazione nel girone: con la vittoria dello Shakhtar in Olanda col Feyenoord, ora gli azzurri dovranno fare risultato pieno con ucraini e olandesi, e magari strappare qualche punto al City alla prossima in casa se vorranno il pass. Meglio è andata alla Juve di Allegri, capace di rimontare lo svantaggio e battere 2-1 lo Sporting Lisbona, tre punti che valgono vittoria e 2°posto alle spalle del Barça: ora basterà non perdere a Lisbona e fare risultato pieno con l'Olimpiakos per garantirsi un posto agli ottavi di finale. Noi nel frattempo andiamo a rivederci il rigore, ehm...la punizione di Miraljem Pjanic.
3 - Cose turche (e russe)
Dopo tre turni ci sono ben 5 squadre a 9 punti: quattro tutto sommato prevedibili (Barça, Psg e le due di Manchester) e una sorpresa: il Besiktas di Pepe, Medel e Quaresma, che martedì è andato persino a vincere in casa del Monaco per 2-1 con doppietta di Tosun. In un girone molto equilibrato sembrano loro la vera sorpresa di questa competizione. Accanto ai turchi inseriamo tra i top anche lo Spartak Mosca di Massimo Carrera, ex assistente di Antonio Conte ai tempi della Juventus: il 5-1 con cui si è sbarazzato del Siviglia è da applausi, un risultato che ora li rimette ampiamente in corsa per gli ottavi (ora sono a pari punti col Liverpool a quota 5, con Siviglia fermo a 4 e ultimo il Maribor a 1). Ah, e tenete d'occhio a Quincy Promes: sto ragazzo promette bene. Sapete che è anche un cantante rap? Guardate che combina col connazionale Depay...
4 - Crollo portoghese
Delle quattro squadre 0 punti dopo tre giornate, una spicca per storia e blasone: è il Benfica di Rui Vitoria, ieri sconfitto 1-0 per mano dello United (grazie a un regalo del portierino Svilar, classe '99 belga). Per intenderci: è la squadra in cui è andato in prestito Gabigol, sparito anche lì dai radar e quasi mai impiegato finora dal tecnico Rui VItoria (1 solo gol in Coppa per lui e la miseria di 148 minuti giocati in totale). Se a ciò aggiungiamo i 3 punti conquistati dallo Sporting Lisbona nel girone con Juve e Barça e soprattutto i soli 3 punti conquistati dal Porto nel suo girone (tutt'altro che irresistibile) con Monaco, Lipisa e Besiktas direi che la situazione per il Portogallo in ottica ranking non sia delle più rosee. Bene, ma non benissimo...
5 - Big in caduta
Ma vediamo ora le due delusioni di giornata, l'Atletico Madrid e il Borussia Dortmund: gli spagnoli non sono andati oltre lo 0-0 in Azerbaijan col Qarabag, forse la peggiore dell'intero lotto Champions, complicando non poco le loro speranze di qualificazione (colpa anche del 3-3 tra Chelsea e Roma a Stamford Bridge); i tedeschi, invece, hanno pareggiato clamorosamente a Cipro con l'Apoel, un 1-1 merito di un regalo del portiere Burki e che ora mette a serio rischio il passaggio del turno, visto che il Borussia è fermo a 1 punto, con Real e Tottenham prime del girone a quota 7. E il muro giallo del Westfalenstadion sembra dire:
"Ma dove son finiti i nostri campioni?"
