Ieri contro il Chievo il Milan ha vinto con due gol decisivi da parte dei due attaccanti che a inizio anno dovevano essere le alternative al titolare, Cutrone e Andrè Silva, al secondo gol decisivo in campionato in una settimana. Il titolare doveva essere Nikola Kalinic, arrivato tra i mugugni dei tifosi per portare esperienza e per permette a Cutrone e Andrè Silva di crescere con calma.

Per fortuna del Milan però Cutrone di calma ne ha avuta molto poca perchè Kalinic non ha saputo ripagare la fiducia di Mirabelli, di Montella, che ha fortemente sponsorizzato il suo arrivo, e di Gattuso. Solo 4 gol in campionato, uno solo dall'arrivo di Gattuso in 9 gare, di cui 6 da titolare.

La media rispetto ai due giovani colleghi in campionato è imbarazzante nell'era Gattuso. Kalinic ha segnato la sua unica rete in 502', Cutrone viaggia a un gol ogni 147', mentre Andrè Sillva, mai in campo per 90', ha timbrato il cartellino ogni 127'.

Come se non bastasse, Kalinic è riuscito a peggiorare la sua situazione mostrando un certo risentimento nei confronti di Gattuso e spingendo il tecnico a non convocarlo mettendo il Milan nelle condizioni di cercare un acquirente per il termine della stagione.

Nella storia recente rossonera, che pure conta tanti acquisti sbagliati in attacco, non ha eguali. Ricardo Oliveira, portato quasi sempre a esempio di attaccante che ha fallito aveva le grosse attenuanti di una situazione familiare difficile e una concorrenza che contava Inzaghi e Ronaldo. 

Tra Javi Moreno, Torres e Destro, l'unico che si avvicina a Kalinic per inutilità alla causa rossonera è Matri, arrivato non si sa perchè a peso d'oro è andato via dal monte ingaggi solo tre anni dopo, nonostante giocasse per altre squadre. Quello che i dirigenti rossoneri vogliono evitare adesso con Kalinic, sperando magari in un buon Mondiale del croato.