Tre vittorie di fila per scavalcare l’Inter e prendersi il terzo posto dopo aver già sorpassato la Lazio. La Roma ha saputo rialzarsi in piedi nel momento clou della stagione, dopo l’eliminazione in Coppa Italia e sei partite di campionato senza successo. I giallorossi sono ora a quota 50 punti, +2 sulla squadra di Spalletti, +4 momentaneo su quella di Simone Inzaghi. Un piccolo miracolo se si ripensa alla situazione dopo la sconfitta interna contro la Sampdoria per 1-0 della ventiduesima giornata, fine gennaio: Roma quinta a -5 dalla Lazio e a -3 dall’Inter (in vantaggio negli scontri diretti con i giallorossi).
Lo ha fatto sfruttando prima di tutto l’agevolezza del calendario: come già successo nel girone di andata, la Roma ha approfittato dell’enorme gap con gli avversari incontrati e si è rimessa in moto con tre vittorie contro Verona, Benevento e Udinese in un periodo in cui non ci sono stati impegni ravvicinati. Il 4 febbraio l’1-0 al Bentegodi, l’11 il 5-2 all’Olimpico contro i sanniti e il 17 il 2-0 alla Dacia Arena. È riuscita così ad ovviare anche alle assenze: il lungodegente Gonalons, Pellegrini e Nainggolan squalificati contro il Benevento, De Rossi rientrato da titolare solo ad Udine, Schick da reinserire gradualmente. Con la fine di gennaio, anche le telenovele di mercato sono finite: Dzeko dal centro delle trattative è rimasto al centro dell’attacco. Nel frattempo l’Inter non ha saputo tirarsi fuori dalla crisi iniziata a metà dicembre, mentre la Lazio, che sembrava essere la più accreditata per il terzo posto, ha dovuto capitolare a San Siro contro il Milan e a Napoli, facendosi sorprendere nel mezzo anche dal Genoa all’Olimpico.

Tornando alla Roma, ancor più bravo a sfruttare le ghiotte occasioni avute, a conquistare fiducia nei propri mezzi è stato Cengiz Ünder, il grande protagonista delle ultime tre gare: lanciato da titolare già nei due match contro la Sampdoria, il turco classe ‘97 si è sbloccato contro il Verona segnando il primo gol in Serie A, poi la doppietta che ha chiuso la gara contro il Benevento e il nuovo mancino poderoso che ha portato i giallorossi in vantaggio a Udine. Sue quattro delle otto reti realizzate dalla squadra di Di Francesco nelle ultime tre. Dopo Kolarov, è il secondo colpo targato Monchi a trovare la decisa affermazione in giallorosso. L’ex Basaksehir, arrivato per crescere alle spalle di quello che doveva essere l’esterno destro titolare, è riuscito finalmente a colmare quella lacuna nella rosa a disposizione del mister romanista e a rivitalizzare così l’attacco romanista che dall’altro lato può contare su El Shaarawy e Perotti. 

Infine la difesa e Alisson: il portiere brasiliano, autentica rivelazione di questa stagione, ha potuto chiudere altre due gare a rete inviolata (11 in totale, 7 in trasferta su partite 12 giocate) dopo sei partite in cui, nonostante i superbi interventi a salvaguardia del risultato, aveva comunque sempre subito almeno una rete. Un buon viatico per ritrovare la solidità in vista dei prossimi impegni più probanti: con Manolas e Fazio a difendere e un portiere del genere la Roma sembra poter dormire sonni tranquilli dietro. Mercoledì giallorossi impegnati in Ucraina nell’andata dell’ottavo finale di Champions League contro lo Shakhtar, poi ospiteranno domenica sera il Milan all’Olimpico. Fondamentale ora tornare anche a gestire le forze: lo scorso sabato a riposo Kolarov e Strootman, anche Perotti pronto a rientrare dal 1’. Squadra di Di Francesco a caccia di conferme dopo aver di nuovo innestato la marcia giusta.