Parafrasando la celeberrima frase del defunto Steve Jobs, “Stay hungry, stay foolish”, il mio vuole essere un invito a tutti i tifosi, romanisti e laziali, che domenica affolleranno lo stadio Olimpico per assistere al primo derby stagionale.

 

Stay hungry, stay serious. Già, è questa la mia speranza. Siate affamati di incitare la vostra squadra a vincere la stracittadina. Esponete tutti gli striscioni che volete, anche un po' più coloriti (sempre nei limiti), ma stay serious: ricordatevi di tenere un comportamento consono a quello che si addice ad un comune essere umano. Il tifo, la voglia di poter gioire dopo i 90 minuti, non deve sfociare in becere manifestazioni violente che non inguaiano il calcio, bensì una città intera. E la città si chiama Roma.

 

Il monito del prefetto, Giuseppe Pecoraro, è stato chiaro: o fate i bravi, o il derby di ritorno si giocherà in un'altra città. Ma riuscite a immaginare un derby capitolino al di fuori di Roma? E' come mangiare una paella a Shangai, una pizza classica napoletana in Madagascar oppure una bella fiorentina in Svezia: semplicemente fuori luogo.

Pensate anche all'immagine della città nel resto d'Italia e, per chi segue il calcio, nel mondo. Per una partita, che dovrebbe essere una festa, puntualmente si scomodano migliaia di forze dell'ordine per placare l'ira funesta di qualche idiota il cui aggettivo principale fa rima con campione. E ci tengo a precisare che la parola adatta non è buffone.

 

Non è tanto chi sei, ma è ciò che fai che ti qualifica”. Frase tratta dal film “Batman Begins” che, a mio avviso, identifica la situazione attuale: si può parlare di tifoseria “buona” o “cattiva” (perdonatemi l'esposizione semplice, ma è il modo più diretto per arrivare al dunque) solo valutando il comportamento step by step si può qualificare una tifoseria, anche se non adoro generalizzare, visto che la frangia di omuncoli pronta a creare disordini non è elevata (per me 1 è già troppo).

 

Il vecchio cancro della tifoseria inglese rappresentato dagli hooligans è stato sconfitto grazie alla continua attenzione negli stati e alla dura repressione del fenomeno. Perchè non proporlo anche in Italia?

Intanto, pensiamo a gustarci questo derby nella speranza di vedere anche il ritorno... a Roma.

 

Antonio Pellegrino