Al di là dei discorsi sulle motivazioni, sulla voglia di stupire sin dall'inizio del torneo, sul classico "tanto non abbiamo nulla da perdere" et similia, tipico di chi è appena salito dalla cadetteria e si appresta ad affrontare un avversario di caratura superiore, c'è una statistica che riguarda gli incroci tra la squadra di Ferrara e quella capitolina che da un lato fa sorridere, perché ormai molto datata e dunque fine a se stessa, ma che dall'altro, per gli amanti della cabala e della scaramanzia, può rappresentare un mini-spauracchio. La Spal è infatti imbattuta nelle ultime cinque partite disputate in Serie A contro la Lazio (la più recente nel 1967): due vittorie e tre pareggi nel parziale. Per gli uomini di Inzaghi, dunque, un piccolo tabù subito da sfatare. Ammortizzato, tuttavia, da altre tre pillole di marca Opta:
1) Quando la Lazio ha giocato la prima giornata di Serie A contro una neopromossa, ha perso solamente in un’occasione delle 11 disputate (6V, 4N): 1-0 contro il Bologna nel settembre 1996;
2) La Spal ha perso le ultime quattro volte alla prima giornata di Serie A, subendo sempre almeno due gol;
3) Nei 13 precedenti incontri tra Lazio e Spal giocati in casa dei biancocelesti in Serie A, la Lazio ha perso solamente in un'occasione (7V, 5N): nel marzo 1957 per 2-1.
Un dato, quello sui precedenti, che comunque non considera l'amichevole disputata appena un mese fa tra le due compagini. Questa sì, per i realisti e i "profani", piuttosto significativa e indicativa su ciò che potrebbe accadere tra 48 ore all'Olimpico. 2-0 per Milinkovic e compagni, in gol il solito scatenato Immobile e il 'redivivo' Keita (su rigore). In campo, da una parte e dall'altra e anche dal primo minuto, quasi tutti gli interpreti che vedremo in azione nella prossima gara di campionato. Con un'unica grossa differenza attesa (bizzoso senegalese a parte): l'assenza per infortunio di Felipe Anderson.
Poco male, però. Il brasiliano non ha giocato nemmeno la Supercoppa, il suo posto è stato più che degnamente colmato da un Luis Alberto che potrebbe davvero rivelarsi la vera sorpresa della prossima annata laziale. La svolta sta non solo nell'avergli dato piena e palese fiducia, ma soprattutto nell'averlo collocato tatticamente lì dove può rendere al meglio. Non come esterno in un 4-3-3, ma da trequartista a sostegno dell'attaccante centrale o persino come seconda punta. Esattamente i due ruoli a lui più congeniali per ricavarne ogni goccia di talento e prolificità in fase offensiva.
E per completare al meglio il tema congiunto tra uomini on fire e numeri dal passato, non si può non citare proprio il centravanti partenopeo, fin qui il protagonista indiscusso del precampionato biancoceleste. Pensate che nella scorsa Serie A Ciro Immobile ha fatto gol a tutte e tre le neo-promosse alla prima occasione in cui le ha incontrate. La difesa della Spal è (ulteriormente) avvisata. Sempre che ce ne fosse bisogno...