Chi può dire che l'ultimo giorno della scorsa sessione estiva di calciomercato, con il mancato passaggio di Fabio Quagliarella alla Roma in quel giro di attaccanti (Borriello al Genoa, Gilardino alla Juventus) sfumato a poche ore dalla chiusura, non si sia scritta la storia della scorsa Serie A? I giallorossi lamenteranno spesso nel corso di un campionato, tenuto comunque aperto fino alla terz'ultima giornata, l'assenza di un attaccante dalle sue caratteristiche (qui per approndire). Che manca tutt'ora, con la società che ha deciso giustamente di concentrare i suoi sforzi prima sulla fascia con il grande investimento su Iturbe. Quagliarella, che da oggi è ufficialmente il colpaccio, passato abbastanza inosservato, del Torino, anche stavolta sarebbe stato perfetto per completare il reparto offensivo della Roma. Ecco perchè.
L'uomo dei gol impossibili - Capace di decidere in un attimo qualsiasi partita con una giocata delle sue: di testa, di tacco, in sforbiciata, al volo, incredibili parabole dalla distanza. Dall'inizio o dalla panchina, il suo contributo poteva essere provvidenziale per sbloccare soprattutto quelle gare più chiuse, quando non si riescono a costruire azioni da gol o il pallone non vuole saperne di entrare. Per raddrizzare quelle giornate storte con la semplicità delle sue magie.
Rinforzo da Champions League - Nelle ultime due stagioni con la Juventus ha dimostrato di saper essere valore aggiunto anche e soprattutto in Champions League quando ha tolto con frequenza le castagne dal fuoco ai bianconeri realizzando 6 gol in 11 presenze, solo 5 delle quali da titolare. La Roma, nella stagione del ritorno nell'Europa che conta, avrebbe potuto approfittare di tutta la sua esperienza e del particolare feeling che ha dimostrato con la musichetta che i tifosi romanisti non vedono l'ora di tornare ad ascoltare.
Ideale vice Destro - I giallorossi hanno bisogno di una figura poco ingombrante per Destro che il prossimo anno è chiamato ad esplodere e consacrarsi definitivamente come uno dei migliori cannonieri del campionato. Un acquisto, per fare un esempio, come Jackson Martinez, che richiederebbe prima di tutto un sforzo economico fuori portata dopo l'acquisto di Iturbe, non farebbe altro che tappare le ali all'attaccante 23enne, autore di 13 gol in 20 presenze nello scorso torneo. L'affare low cost Quagliarella (il Torino se l'è aggiudicato per 3,5 milioni pagabili in 3 anni) sarebbe stato il classico asso nella manica da tirare "dentro" nelle situazioni complicate di cui sopra.
Caratteristiche uniche - Rispetto a Destro, la Roma avrebbe avuto con Quagliarella un'importante arma anche tattica con un giocatore in grado di muoversi sul tutto il fronte d'attacco e di trovare la rete non solo dall'area di rigore, ma anche dalla distanza, non solo imbeccato alla perfezione da un compagno, ma anche con una delle sue invenzioni dal nulla: non un semplice doppione quindi, ma un profilo diverso da quello dell'attaccante picentino. Proprio quello che servirebbe.
Il Torino, dal canto suo, rimpiazza alla grande il capocannoniere dell'ultimo campionato, Immobile. L'attaccante stabiese, a 31 anni, tornerà a giocare con continuità e a deliziare l'Italia con le sue perle di rara bellezza provando a battere il suo record personale di 13 reti in Serie A. Per la Roma, che aveva comunque altre priorità, la trattativa con la Juventus non sarebbe stata sicuramente semplice, ma l'identikit era quello ideale. Là davanti c'è bisogno ancora di qualcuno. Lo ha detto lo scorso campionato con i bianconeri trascinati dalle giocate di Tevez e i giallorossi bloccati, complice qualche infortunio di troppo, dai "catenacci". Ora tocca a Sabatini trovare un altro Quagliarella. Ed anche per lui nulla è impossibile.
Silvestro Giaquinto