La storia recente della Juve Caserta sembra essere frutto dell'ingegno di uno dei più talentuosi scrittori di favole. Il finale è ancora da scrivere, ma il canonico “e vissero tutti felici e contenti non è da escludere”.

 

In un clima societario a dir poco turbolento, viste le vicende legate all'azionista di maggioranza Gianluca Galimberti, broker bolognese che non ha versato la sua quota societaria (pari a 51 mila euro) a seguito del cda tenutosi ad inizio aprile, la squadra allenata da coach Pino Sacripanti sta continuando a stupire tutti. Oltre alla vicenda Galimberti, c'è stato anche il caso Akindele, che ha colpito i casertani sotto il punto di vista tecnico: il lungo nigeriano, che nelle ultime uscite in maglia bianconera si era mostrato una pedina molto importante nello scacchiere di Sacripanti, non si è presentato agli allenamenti di ritorno dalla trasferta di Cantù, facendo perdere le sue tracce inizialmente per poi accasarsi in Libano, al Champville (la società bianconera ancora non ha concesso il nulla osta per il suo trasferimento).

 

Tutti questi fattori sembrano aver caricato il roster casertano che sta continuando a sorprendere tutti. Dopo aver conquistato una tranquilla salvezza, la Juve del basket ha inanellato una seria di risultati importanti che l'hanno portata a giocarsi, con Venezia, l'ultimo posto disponibile per i play-off. Proprio la vittoria esterna in casa dei lagunari ha aperto degli scenari impensabili fino a qualche settimana prima. Certo, la differenza canestri è ancora ad appannaggio dei veneti, ma i due punti di distacco a 3 giornate dalla fine non sono impossibili da recuperare.

L'aggancio alla squadra allenata da coach Mazzon potrebbe avvenire proprio domenica prossima, visto che Venezia sarà impegnata in casa della Montepaschi Siena, a caccia di un posto migliore nella griglia dei playoff, mentre Caserta se la vedrà al Palamaggiò contro l'Avellino, in un derby che li vede favoriti visto che i biancoverdi non hanno più nulla da chiedere a questo campionato.

 

Avendo in squadra l'esperienza di Mordente e il talento di Gentile, cognome che nel capoluogo campano evoca bei ricordi, tutto è possibile. Sognare è lecito e, a differenza di una quota societaria o di un contratto migliore, non costa nulla.

 

Antonio Pellegrino