di Silvestro Giaquinto

 

Dell’impegno nelle coppe europee, degli innumerevoli infortuni, della Coppa D’Africa, di due sessioni di mercato fin qui fallimentari, di una situazione fisica e mentale sempre più difficile e della perdita totale o parziale degli uomini chiave della scorsa stagione, si è già parlato. Da un’annata straordinaria si è passati così al “siamo tutti in discussione” di Baldissoni nel post partita di Roma-Sampdoria. Non c’è più da meravigliarsene. Anche perché...

 

“Il simulacro di Benatia” – 61 milioni il prezzo designato a fine maggio da Sabatini per chi volesse provare a mettere le mani sul “monolite” Benatia, il cui piede sinistro, quello sbagliato, costava 30 milioni. Venduto a fine mercato a 26 milioni più 4 di bonus al Bayern Monaco. Ma quello era il “simulacro” di Benatia senza più “motivazioni, voglia, determinazione”. Peccato solo che il suo simulacro davanti a De Sanctis avrebbe fatto meglio di Yanga-Mbiwa e Astori messi insieme. A proposito: chi se lo prende ora il simulacro di Pjanic che, a differenza del marocchino, alla fine della scorsa stagione, ha avuto il suo lauto aumento di stipendio per rinnovare?

 

“Congiunzioni astrali molto negative” – Giovedì con la Fiorentina out a metà del primo tempo sia De Rossi che Manolas per immancabili infortuni; nuovi indisponibili contro la Sampdoria. Ljajic si vede respinto il rigore da Neto, che ci ricorda che a fine stagione sarà della Juve e non della Roma. La Lazio intanto ha vinto con il Torino e si è portata a -1 dalla Roma. Eccolo Viviano in versione Storari. Chi ci “purgherà” stavolta? Eto’o che lo avevamo dato per finito quando in estate sembrava possibile il suo arrivo e che ai tempi dell’Inter ce ne aveva rifilati già 6? Ma no... Naturalmente Lorenzo De Silvestri, ex Lazio, “nella mia città, davanti a famiglia e amici”. Decisamente avrebbe fatto meno male un gol del nostro Alessio Romagnoli. Aveva ragione Lotito, ci aveva avvertito che con i 5 maghi non si andava da nessuna parte... “Maghi e macumbe alla fine si ritorcono contro”. E il 24 maggio fa paura.

 

“E’ (sempre) colpa di De Rossi” “Il nostro amore oltre le malignità... DDR condottiero della città”. In Curva Sud non le vedono le partite, 11 partite senza vittoria all’Olimpico e non vogliono vincere più. Ancora al fianco di De Rossi. Ben gli sta... Hanno visto che ha combinato sul gol di Muriel?

 

 

“Aridatece Zeman” – Rudi Garcia sulla graticola. La Roma gioca male e non segna più: 2 gol nelle ultime 5 di campionato. Come segnala Luca Valdiserri, Totti, Gervinho e Iturbe, hanno segnato su azione come Glik: 6 gol. Nelle ultime 19 uscite dei giallorossi, tra Serie A e coppe, per 16 volte si sono visti al termine dei 90’ al massimo due gol (compresi quelli degli avversari). Neanche l’Avellino (4 partite finite con l’over 2.5 nelle ultime 19) quarto in B con 31 gol fatti e 27 subiti in 31 partite. Ci si può tranquillamente schiacciare un bel sonnellino. Ma vogliamo dire anche che... Il Lamela di Zeman rendeva molto meglio di Iturbe? Totti era giovane e forte? La Roma aveva uno o due goleador che la mettevano spesso e volentieri dentro (Osvaldo, 16 gol in Serie A e Destro, 5 in Coppa Italia) al posto di un irritante Gervinho? Che questo Pjanic ce l’aveva pure Zeman così come De Rossi, Florenzi e per un po’ Torosidis? Che Marquinhos e Castan erano meglio di Yanga-Mbiwa e Astori? Che Zeman non aveva assolutamente una squadra competitiva come in questo momento, tra tanti altri problemi, a maggior ragione, non ce l’ha Garcia?