Il nostro campionato di serie A come è ben noto, è sempre caratterizzato da una certa esterofilia da parte dei dirigenti delle società, che non esitano a dare subito una chance ad un calciatore straniero anche sconosciuto, piuttosto che ad un giovane italiano cresciuto nel vivaio.

 

Una quetione che ha sollevato di recente anche uno studio della FIFA, secondo il quale quello italiano è il campionato in Europa che più penalizza i talenti fatti in casa, risultando anche tra i primi 3 tornei per l'impiego di calciatori stranieri nel massimo campionato.

Oggi voglio menzionare in particolar modo 3 uomini di mercato, 3 direttori che da anni sono dentro il mondo del calciomercato, ovvero Marotta, Braida e Branca di Juve, Milan ed Inter.

Siamo abituati a leggere di grandi calciatori all'estero che vengono seguiti da questi dirigenti, con valutazioni che lievitano in pochi mesi, portando questi calciatori ad essere etichettati come "Top player", chissà perchè poi solo gli stranieri e raramente gli italiani.

Vorrei ricordare a questi signori, che c'è la nazionale azzurra dell'under 21 che sta facendo un ottimo Europeo, sempre vincente fino ad ora, con una sola rete subita su calcio di rigore.

Ci sono tra gli azzurri il portiere Bardi ed il difensore Donatidell'Inter, che Branca ha mandato in giro in prestito  perchè ritenuti troppo giovani, c'è un certo Verratti che Braida si fece scappare nelle giovanili del Pescara e poi Marotta nella scorsa estate non lo considerò un investimento per la Juve, ma nel PSG è diventato campione di Francia, entrando nella nazionale azzurra.

Potrei fare altri nomi dell'under 21, come Destro (anch'egli ritenuto troppo giovane da Branca) , un attaccante che ha infilato l'Inter più volte, oppure il bravo Borini, snobbato dalla Roma dopo una bella stagione in giallorosso, e che ha deciso la semifinale tra l'Italia e l'Olanda, una pedina fondamentale per mister Mangia.

 

Un'ultima considerazione su Immobile, uomo di sacrificio degli azzurrini, sempre molto importante e su cui Marotta non ha mai creduto, dandolo via per poi prendere Bendtner o Anelka (rigorosamente stranieri), ed ora nel mercato estivo siamo certi che lo cederà nuovamente, nonostante l'ottimo Europeo. 

 

Paolo Pierangelo