Il campionato di quest’anno verrà ricordato come il torneo con i titoli di coda più lunghi di sempre. La Juventus l’ha messo in soffitta che non era nemmeno Natale, mentre dietro Napoli e Roma si mordevano la coda a vicenda. I bianconeri, ad oggi, hanno otto punti sui capitolini, che con cinque giornate da giocare significano scudetto già vinto a meno di catastrofi (parlo di tsunami, invasioni di cavallette e piogge di meteoriti). L’attenzione si è già spostata, a tempo pieno o quasi, sui mondiali ed in generale sull’estate. Quindi pure sul calciomercato, e sul campionato che verrà.
Negli anni, il mercato del calcio ci ha insegnato che esistono delle trattative che trascendono la categoria della compravendita per assumere i connotati di noiosissime telenovele, di quelle sudamericane interpretate male e scritte peggio. Roba che qualcuno vorrebbe spacciare per spy story ma che, più che guerra fredda, è un semifreddo riciclato. Roba che finisce sempre con il maggiordomo che ammazza tutti, con la noiosa e mal celata prevedibilità di trame già tessute. Eppure, comunque, roba che ci accompagnerà fino alla fine dell’estate, e che noi guarderemo e seguiremo perché surrogato del pallone vero, di cui saremo in un’astinenza che pizzica solo a pensarci.
La stagione estiva ha già presentato la propria proposta di programmazione: fra tutte le calcionovele, sono cinque ad essere in prima linea. Le punte di diamante. Quelle che hanno al centro i milioni di milioni, tanto di euro quanto di tifosi. Gli addii, le panchine, le incertezze: c’è tutto per le chiacchierate da bar estive, fra ritiri, amichevoli e tournée.
1) PANCHINA SCOMODA
Più che un serial vero e proprio, sarà una miniserie di maggio. A fine campionato lo stato maggiore del Milan si riunirà per capire se è il caso di continuare con Seedorf oppure se è meglio cambiare. Dovesse decidersi di percorrere la prima strada, parte dell’aumento di capitale approvato ieri sarà investita per dare il benservito all’olandese, che nel lasciare la panchina rossonera percepirebbe 3,5 milioni (lo stipendio di un anno più un milione di buonuscita). Dopo, poi, bisognerebbe sondare le varie piste e capire chi potrà allenare il prossimo Milan. Ma la scelta dovrà essere fatta presto: da programmare non c’è solo una stagione, ma la rinascita della squadra italiana più titolata in Europa.
Un addio da tre milioni e mezzo (getty images)
2) AU REVOIR, PAUL
Nell’estate del 2012 la Juventus mise a segno uno dei migliori colpi di mercato degli ultimi anni: un giovane centrocampista di 19 anni, tale Paul Pogba. C’è gente che a Manchester ancora se la prende con Ferguson per aver fatto partire il talento francese, che si è man mano fatto strada nelle gerarchie di Conte fino a diventare indiscusso titolare della Signora. Nel curriculum, prestazioni che fanno rumore. Tanto rumore da svegliare gli appetiti delle grandi d’Europa, quelle col portafoglio gonfio. Tipo il PSG, che sarebbe pronto a fare follie per riportare oltralpe il mediano di Lagny-sur-Marne. Marotta insiste, dice che la Juventus non vende. Ma se gli sceicchi dovessero mettere sul piatto 60-70 milioni fra cash e giocatori graditi (Verratti?), Corso Galileo Ferraris potrebbe sussultare. La cessione di Pogba varrebbe una plusvalenza clamorosa, e in tempi di Fair-Play Finanziario non si potrà fare a meno di pensarci. E molto seriamente.
70 milioni per voltare le spalle (getty images)
3) MAX & CO.
La trattativa per l’acquisto del centrocampista francese da parte del Napoli è arrivata alla sua terza stagione. Già l’estate scorsa i partenopei erano ad un passo dal mettere sotto contratto il capitano del Lione, salvo rimandare tutto all’inverno; sotto Natale, poi, sembrava che Aulas e De Laurentiis si fossero definitivamente messi d’accordo, ma clamorosamente l'affare saltò di nuovo. Benitez lo ha messo in cima alle sue preferenze, si farà il possibile per accontentarlo. Parallelamente, è già pronto lo spinoff dello show principale: la ricerca del compagno di reparto di Albiol. Fernandez convince fino ad un certo punto, Britos partirà e l’ormai (quasi) certo acquisto di Koulibaly potrebbe non bastare. Ed allora, i tifosi napoletani passeranno altri tre mesi a sgranare il rosario.
"Skrtel, Agger, Vermaelen, Vertoghen."
"Compra pro nobis!"
Gonalons - Napoli, calcionovela longeva arrivata alla terza stagione (getty images)
4) LA PUNTA DI WALTER
Pare che l’exploit di Icardi non sia abbastanza, per Walter Mazzarri: il tecnico dell’Inter, ormai vicinissimo alla riconferma per il prossimo anno, vuole una punta di livello europeo: uno come Torres o Dzeko. La pista per il bosniaco, obiettivo numero uno, pare essersi raffreddata: le quotazioni del Niño sono destinate a salire. Tuttavia, non ci sarebbe da stupirsi se il vero nueve della prossima Inter non risponda al nome dei due attaccanti: per la prima vera campagna acquisti da presidente nerazzurro, Thohir potrebbe aprire il rubinetto delle finanze e riservarsi un vero colpo grosso.
Sì, sì, proprio tu (getty images)
5) LA LUPA AL BIVIO
Forse, delle cinque, quella che desta più curiosità. Perché la Roma vista quest’anno, spumeggiante e veloce, è obbligata ad intervenire sul mercato con decisione: la prossima stagione, condita dagli impegni europei, non sarà semplice come questa. Garcia ha già fatto intendere di non voler rimanere a guidare una nave non attrezzata per il fronte Champions. La dirigenza è avvisata: la prossima Roma dovrà essere competitiva a 360 gradi, oppure adieu. Sabatini sarà costretto al superlavoro, per trattenere il tecnico della rinascita. E, soprattutto, per mantenere la Lupa lassù, ed iniziare, stavolta davvero, un ciclo vincente.
Deus ex machina de noantri (getty images)
Antonio Cristiano
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