di Pietro Turchi

 

 

La rivoluzione estiva dell’Empoli sembrava la prefazione di un’imminente retrocessione, dettata da cessioni illustri e cambiamenti poco somatizzati da tifosi ed addetti ai lavori. La realtà racconta invece di un Empoli a 24 punti dopo 16 giornate ed un modo di giocare frizzante e divertente.

 

Le premesse estive non erano delle migliori. Dopo una salvezza inaspettatamente tranquilla, è arrivato per molti il momento di lasciare. In primis il tecnico Maurizio Sarri, artefice di promozione in Serie A e salvezza. Un tecnico carismatico e competente che partendo avrebbe divelto gran parte del potenziale della squadra. Sono partiti ben 3/5 della difesa, una delle armi migliori della passata stagione. Sepe, seppur non tra i più incisivi, è tornato a Firenze, mentre Rugani, uno dei difensori più acclamati, è stato riportato alla Juventus. Hysaj ha seguito Sarri a Napoli, lasciando scoperta la fascia mancina.

In mezzo, due su tre sono partiti. Vecino è stato chiamato a rimpolpare la mediana di Sousa, mentre Valdifiori è stato corteggiato a lungo da numerose squadre prima di scegliere Napoli. Nel ruolo di trequartista ha lasciato Verdi, titolare prima dell’arrivo di Saponara.

 

Empoli 2014/2015 - Football tactics and formations

Empoli 2014/2015

 

Una tale dismissione porta inevitabilmente a un bivio: reinvestire o ridimensionarsi. 

Al posto di Sarri è stato chiamato Marco Giampaolo. Dopo le grandi salvezze con l’Ascoli e con il Siena, sono arrivati praticamente solo esoneri. E’ capitato in Serie A con Cagliari, Siena, Catania e Cesena, si è ripetuto in B con il Brescia. Forse è stato proprio questo il punto meno chiaro agli agenti esterni, incapaci di leggere la situazione dell’Empoli o, più semplicemente, troppo legati alla normalità.

 

La ricostruzione della squadra è invece partita dai giocatori portanti. 

I meriti difensivi non erano certamente tutti del portiere, di Rugani o di Hysaj, per cui si è deciso di difendere a spada tratta la permanenza di Tonelli e Mario Rui, due difensori sopra la media come modo di stare in campo ed approcciare la gara. E’ stato riscattato Saponara ed è stato confermato il tandem offensivo Maccarone-Pucciarelli.

Per quanto riguarda il mercato in entrata sono state necessarie numerose operazioni. Tra i pali è stato ottenuto il prestito di Skorupski, ragazzo del ’91 di proprietà della Roma. Nel ruolo di terzino destro è stato investito di responsabilità Laurini, ex Carpi, capace in passato di mostrare buone doti difensive e di supporto offensivo. Come centrale è stato tesserato Andrea Costa, rimasto libero dopo il fallimento del Parma. Quest’ultimo giocatore risiede quasi certamente nell’insieme di coloro che non hanno avuto la carriera che avrebbero meritato e, in questo inizio di stagione, non mi sta smentendo. In avanti è stato aggiunto Livaja per sostituire Tavano. Come vice Saponara è stato invece lanciato il bosniaco Krunic.

 

Il centrocampo è stato invece totalmente rivoluzionato, con idee brillanti ed intuizioni non banali.

Innanzitutto Giampaolo ha proposto con successo Zielinski nel ruolo di mezz’ala. Nel passato recente il polacco era stato spesso impiegato come trequartista, ma con risultati spesso altalenanti. L’arrivo di Paredes dalla Roma, ha portato freschezza, ma soprattutto grande qualità in mezzo. Collocato come regista è riuscito a dettare i tempi, ma anche ad accelerare creando soluzioni offensive. Nella prima parte di stagione il tecnico ha scelto con merito i muscoli di Dioussé, salvo poi cambiare rotta una volta rispolverato il talento di Buchel, in passato disperso nei meandri della Serie B. Un centrocampo tutto nuovo, giovane e volenteroso, che sta portando risultati davvero strabilianti.

 

Empoli 2015/2016 - Football tactics and formations

Empoli 2015/2016

 

Le critiche hanno lasciato ben presto spazio agli applausi, i malumori allo stupore. 

L’Empoli veleggia ora su basi solide, fondate sulla costanza, sulla velocità e sulla dinamicità degli interpreti, tutti giovani e desiderosi di mettersi in mostra. In estate ci sarà nuovamente da fare i conti con un esodo importante, ma, come abbiamo già constatato, fidarsi della dirigenza toscana sarà praticamente d’obbligo.