Tra poche ore la Juventus andrà in scena per la quarta giornata di campionato stagione 2018/19. Nonostante le prima posizione a punteggio pieno e contro un avversario, sulla carta, di livello inferiore, la vigilia della partita juventina è stata ancora una volta caratterizzata dalle polemiche e dai mugugni di una parte dei tifosi nei confronti di mister Allegri.

Il tecnico livornese, uno dei più vincenti dell'intera storia bianconera, è stato messo al centro delle critiche per lo scarso impiego di Paulo Dybala nelle prime tre partite di campionato. Anche in questa occasione il popolo bianconero non ha mancato di dividersi: da una parte appunto chi vuol vedere la Joya scendere in campo con maggior continuità, dall'altra chi dà ragione al tecnico, cercando tra le righe le motivazioni per cui l'uso dell'attaccante argentino è stato finora centellinato.

Un indizio del perché Dybala scenda così poco in campo con la maglia della Juventus è dato anche dal suo limitato utilizzo nella propria Nazionale. Nella partita contro Guatemala il numero 10 bianconero è rimasto a guardare i compagni della "Seleccion" dalla panchina, mentre nella sfida contro la Colombia ha fatto il suo ingresso intorno al decimo minuto della ripresa per rilevare il diciannovenne Exequiel Palacios. Dybala non pare aver ancora raggiunto la condizione atletica del resto dei giocatori, situazione che gli impedisce di poter esprimere al massimo tutto il suo potenziale. Nella conferenza stampa di ieri anche Allegri ha parlato di un Dybala che "deve mettersi in discussione" come tutti gli altri giocatori a sua disposizione. Nessun problema di natura tattica dunque, ma una necessità di lavorare bene e con serenità che porterà l'argentino ai livelli dello scorso anno, magari affinando in allenamento il suo affiatamento con Cristiano Ronaldo, coppia che, potenzialmente, può essere devastante sia nel campionato italiano che sui palcoscenici dell'Europa League.

Con il ritorno di Dybala alla sua condizione ottimale Allegri avrà infatti il compito, non facile, di trovare una soluzione tattica che permetta all'argentino ed al portoghese di interagire sul terreno di gioco, senza imbrigliare loro in rigidi inquadramenti tattici che ne limiterebbero la genialità. Tutto questo inoltre senza dimenticare di trovare spazio agli altri componenti del reparto offensivo juventino, Douglas Costa in primis, e senza perdere il giusto equilibrio, elemento fondamentale per riuscire ad essere competitivi nelle competizioni "lunghe" come il campionato.

Siamo ancora agli inizi e la stagione bianconera si prospetta densa di impegni e di mugugni, ma come ripete spesso Allegri l'importante è arrivare a marzo ancora protagonisti su tutti i fronti. Nel corso dell'annata tutti, Dybala compreso, troveranno il loro spazio, anche se i tifosi della Juventus sono notoriamente insaziabili appare dunque futile iniziare a polemizzare sul proprio tecnico dopo appena 270 minuti di gioco.