A otto giorni dall'inizio ufficiale della stagione 2021/22 la Juventus è scesa in campo per l'ultima amichevole precampionato. All'Allianz Stadium, riaperto parzialmente al pubblico, è andata in scena la sfida tra i bianconeri di Allegri e l'Atalanta di Gasperini e l'ex Demiral. Il tecnico livornese ha schierato la Juventus con un 4-3-3 in fase offensiva in grado di trasformarsi in 4-4-2 in fase di non possesso.
Vista la squalifica di McKennie e l'infortunio di Rabiot l'undici iniziale bianconero mandato in campo ieri sera potrebbe assomigliare molto a quello che dovrebbe scelto da Allegri per la prima di campionato allo stadio Friuli contro i padroni di casa dell'Udinese. Davanti a Szczesny sono stati schierati Cuadrado ed Alex Sandro sugli esterni con Bonucci e de Ligt a formare la diga centrale, a centrocampo è stato confermato l'esperimento di Ramsey in cabina di regia con Bentancur e Bernardeschi ai suoi fianchi, mentre in attacco Ronaldo ancora esterno a sinistra con Dybala in posizione di centravanti e Chiesa sulla corsia di destra. In fase di non possesso per garantire un maggior equilibrio Bernardeschi si allargava sulla sinistra, mentre Federico Chiesa si abbassava andando a formare una linea a quattro a centrocampo. Anche Gasperini dall'altra parte ha schierato una formazione quasi-ideale con Ilicic e Pessina a supporto di Muriel riferimento centrale, sulle fasce il tandem Gosens-Maehle visto l'infortunio di Hateboer, i compiti di costruzione ed interdizione affidati alla coppia Pasalic-Freuler, mentre davanti a Musso hanno trovato spazio l'ex Juve Demiral con Djimisti e Palomino.

Per la prima ora è sembrato di assistere ad un match di campionato, con ritmi piuttosto elevati e trame di gioco interessanti su entrambi i fronti. A sbloccare il match è stato Dybala che ha concluso alla perfezione un contropiede orchestrato da Ronaldo e Chiesa, gli orobici hanno raggiunto il pari con un calcio di rigore assegnato per fallo di Bonucci su Pessina e trasformato senza problemi da Muriel, prima della fine del primo tempo la Juventus è tornata in vantaggio grazie ad una splendida rete di Bernardeschi con un potente tiro da fuori area, mentre a chiudere definitivamente i conti è arrivato il gol di Morata in pieno recupero con un tocco facile da pochi passi su assist di Kulusevski.

In attesa del tanto agognato colpo a centrocampo, Allegri ha deciso di dare fiducia a Ramsey nel ruolo di regista, elogiando la prestazione del gallese nel post-partita e prevedendo per lui un futuro in quella porzione di campo, come già vaticinato anni addietro per Pjanic che poi, puntualmente, ha seguito quel percorso. L'ex Arsenal non ha certamente brillato, ma alla seconda apparizione da centrocampista centrale ha già fatto intravedere dei piccoli progressi che potranno aumentare ancora con un impiego costante. Tuttavia il bianconero che ha dato le migliori sensazioni rispetto a quello visto solamente pochi mesi fa è Federico Bernardeschi. Allegri lo ha schierato in posizione di mezz'ala sinistra con il compito di fare da elastico tra il ruolo di interno e quello di esterno di fascia. Lasciato il numero 33 e abbracciato il 20 l'ex Fiorentina sembra tutto un altro giocatore rispetto a quello depresso dell'ultima stagione: il ritorno di Allegri e la nuova fiducia acquistata dopo la vittoria dell'Europeo potrebbero restituire finalmente alla Juventus quel Bernardeschi per cui si erano fatti paragoni fin troppo scomodi, un giocatore fantasioso ed in grado di trovare soluzioni non lineari per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria. Solo il tempo potrà dirci che quello di ieri sera non fosse un fuoco di paglia, ma le sensazioni sono decisamente buone, almeno per ora. 

Quello che però ha maggiormente impressionato è stato l'atteggiamento della formazione bianconera. Rispetto alla squadra compassata vista sotto la gestione di Pirlo, Ronaldo e soci sono stati più pimpanti e soprattutto volitivi, dimostrando una grande generosità in fase di non possesso, tanto da lasciare pochi spiragli ad una formazione generalmente molto pericolosa come quella guidata da Gasperini. Se il buongiorno si vede dal mattino, la Juventus può tornare ad essere una delle più importanti protagoniste del campionato che sta per nascere, buttando sempre un occhio a quell'Europa il cui richiamo sembra sempre più il canto di una sirena, tanto bella quanto pericolosa. Per la Juventus dunque è buona l'ultima ed anche la roboante sconfitta contro il Barcellona è già diventata acqua passata.