La Dinamo Kiev, prima di ieri sera, in questa stagione non aveva mai perso tra le mura amiche. Basterebbe questo dato per esaltare ulteriormente il peso specifico del 2-0 ottenuto dalla Lazio nel "non suo" Stadio Olimpico, davanti a quasi 53 mila paganti. Una partita da squadra matura, consapevole dei propri mezzi, vogliosa di andare il più avanti possibile nella competizione. Il migliore in campo? Nessun dubbio: tutti in piedi per quel ragazzino con la maglia numero 6. Gol a parte, Lucas Leiva ha impressionato per le statistiche messe a referto nell'arco dei 90 minuti di gioco: 82 passaggi riusciti (nessuno ha fatto meglio) con una precisione dell'87%, sempre nel vivo della manovra offensiva e difensiva, una marea di palloni recuperati. Forse, persino più importante, bello da vedere e decisivo di Lucas Biglia. Benissimo anche Felipe Anderson che ha interpretato la gara con un'intelligenza tattica invidiabile e il dinamismo dei tempi migliori. L'unica "nota stonata", se così si può chiamare, è stata la serata storta di Ciro Immobile, capace di sprecare quattro nitidissime palle-gol. Peccato, avrà tempo e modo di rifarsi nei prossimi due mesi. Più in generale, sono i numeri dei capitolini a spiccare più di ogni altra cosa: nelle ultime quattro partecipazioni all'EL, 22 vittorie su 42 match e appena 5 sconfitte (di cui 2 ininfluenti).


A proposito degli impegni che arriveranno: il sorteggio di Nyon è stato obiettivamente benevolo. Aver pescato il Salisburgo, con la possibilità di dover affrontare - tra le altre - Atletico Madrid, Arsenal, Marsiglia e Lipsia, è una manna dal cielo. Guai, però, a sottovalutare troppo la compagine austriaca. Nella gara d'andata a Roma (il 5 aprile, ritorno alla Red Bull Arena sette giorni più tardi) non ci sarà per squalifica il 22enne attaccante sudcoreano Hwang, spalla ideale di Moanes Dabbur, miglior marcatore del torneo per i biancorossi con quattro centri. Un problema non da poco per il 4-3-1-2 di Marco Rose, tecnico che l'anno scorso ha portato in bacheca una significativa Youth League e che è stato nominato da molti addetti ai lavori come l'allenatore emergente più interessante nel panorama calcistico continentale. Il Salisburgo è attualmente primo in campionato, con ben otto lunghezze di vantaggio sullo Sturm Graz, e nell'Europa League in corso ha dapprima vinto il girone I con Marsiglia, Koynaspor e Guimaraes (tre vittorie e tre pari, sette gol fatti e solo uno incassato), poi ha eliminato la Real Sociedad ai sedicesimi e addirittura il Borussia Dortmund ai quarti, peraltro andando a vincere 2-1 al Signal Iduna Park. Insomma, tanta roba.

La Lazio di Inzaghi, tuttavia, ha all'orizzonte la ghiottissima occasione di centrare il traguardo di una semifinale europea, obiettivo che farebbe gola un po' a tutti, e di giocarsela fino alla fine per alzare al cielo un trofeo che, oltre al blasone e al prestigio che racchiude in sé, porterebbe due piacevoli conseguenze mica male: automatica partecipazione alla prossima Champions (senza dover passare per il campionato) e alla finale di Supercoppa Europea. Uno scoglio per volta, però. Come detto i prossimi due confronti con il Salzburg arriveranno il 5 e il 12 aprile. Questo il quadro delle partite in quel periodo, uno specchietto da tenere in considerazione anche in ottica fantacalcio:

LAZIO - BENEVENTO31/3
LAZIO - SALISBURGO5/4
UDINESE - LAZIO8/4
SALISBURGO - LAZIO12/4
LAZIO - ROMA15/4



Fondamentale soprattutto lo snodo tra il ritorno in Austria e il derby di metà aprile. Anche se, sotto il profilo delle energie fisiche e mentali, si disputerà ad armi sostanzialmente pari, visto che anche i giallorossi dovranno sostenere la doppia letale sfida con il Barcellona in UCL. 

Tornando a Ciro Immobile, sarà di cruciale importanza ritrovare la sua miglior vena realizzativa per continuare a sognare. L'attaccante partenopeo ha al momento 34 reti in stagione, di cui 24 in Serie A (eguagliato un totem come Giorgio Chinaglia, a -2 dal record assoluto di 26 in un singolo campionato che appartiene a Hernan Crespo), è salito a 60 marcature con la maglia della Lazio (-2 da Klose) e con 48 punti è a pari merito con bomber di razza come Cavani, Kane, Messi e Salah per la conquista della prossima Scarpa d'Oro. Può anche diventare il capocannoniere dell'Europa League: per ora conta 6 gol, ma dei primi otto in graduatoria (gli altri sono Aduriz, Moraes, André Silva, Balotelli, Fernandes, Kokorin e Rigoni, che svariano dalle 8 alle 6 reti) lui è l'unico ancora in corsa nel torneo. A Ciruzzo e ai suoi compagni l'arduo compito di coronare nel migliore dei modi un'annata quasi da impazzire, con due obiettivi su tre ancora saldamente in piedi.