Nella conferenza stampa della vigilia del derby tra la sua Juventus ed il Torino di Juric il tecnico bianconero Massimiliano Allegri aveva dimostrato un certo nervosismo in merito ad un ipotetico susseguirsi di infortuni muscolari. Ad una domanda diretta di un giornalista l'allenatore livornese aveva risposto in maniera piuttosto piccata alzando il tono della voce, ma con il senno di poi quella uscita è stato tutt'altro che fortunata. 

Infatti dopo qualche giorno, durante gli impegni con le Nazionali, sia Danilo che Chiesa hanno dovuto abbandonare i loro rispettivi ritiri proprio per l'insorgere di problemi di natura muscolare. Considerando il lungo infortunio di Alex Sandro e le condizioni tutt'altro che perfette di Vlahovic per Allegri ci saranno da gestire diverse problematiche in vista della sfida di domenica sera con il Milan. In difesa sono disponibili appena in quattro, tra cui il giovane Huijsen che fino a questo momento non ha ancora messo assieme neanche un minuto in partite ufficiali, probabile dunque che vengano utilizzati dal 1' i "veterani" Gatti, Bremer e Rugani, sempre che il tecnico non decida di sorprendere tutti e passare ad una linea a quattro grazie alla duttilità di Cambiaso e Weah. In attacco si spera di recuperare almeno Chiesa, mentre per Vlahovic la situazione sembra essere un po' più complicata, altrimenti l'ipotesi più percorribile sarebbe quella di mandare in campo il tandem Kean-Milik che ha ben figurato nella seconda frazione del derby di Torino.

Come se non bastasse la situazione degli infortunati sul campo la Juventus deve anche far fronte a tutto quello che succede al di fuori del rettangolo di gioco e del terreno di allenamento. Dopo l'incredibile notizia della positività al doping di Pogba, positività confermata anche dalle controanalisi, durante questa sosta il centrocampo bianconero è stato flagellato ulteriormente da un'altra assenza forzata per motivi ben lontani da quelli delle normali dinamiche del calcio. Per Nicolò Fagioli la squalifica non è ancora arrivata, ma è solamente questione di tempo: il numero 21 bianconero ha già confessato di aver scommesso illegalmente, seppur mai sulla Juventus, aprendo di fatto al patteggiamento. Questa decisione è dipesa dal fatto che in situazioni simili la confessione e l'aiuto nelle indagini porta spesso ad uno sconto sulla pena, tenendo conto che, da norma, la squalifica massima per questo tipo di situazioni è di tre anni. 

Anche a centrocampo dunque restano poche alternative, soprattutto in mezzo. Allegri dovrà sperare che nelle prossime ore non accada nulla a McKennie, Miretti, Locatelli e Rabiot, altrimenti sarà veramente difficile scendere in campo con una formazione che possa essere veramente competitiva, anche perché di fronte ci sarà quella che, attualmente, è la capolista della Serie A il Milan. Dopo la clamorosa sconfitta subita alla quarta giornata nel derby milanese, la squadra di Pioli è stata  capace di risorgere andando ad infilare una buona sequenza di vittorie, regolando Verona, Cagliari, Lazio e Genoa, segnando sette reti e subendone solamente una, dimostrandosi particolarmente in forma anche senza grandi squilli da parte di Rafael Leao, autore di un solo gol in queste quattro uscite.

I prossimi giorni ed i prossimi impegni delle Nazionali sono dunque cruciali per la preparazione alla sfida contro il Milan. Per Allegri, il suo staff e tutto il popolo bianconero quella che si va ad aprire domani sarà dunque una settimana di scongiuri e preghiere. La speranza è che nessun altro dei giocatori juventini incappi in qualche altra sciagura che finisca con l'inserirlo nell'elenco degli indisponibili in vista del delicatissimo posticipo di domenica sera.