L'ottava giornata del campionato 2017/18 poteva sembrare, sulla carta, leggermente più agevole per la Juventus rispetto al Napoli. Al termine dei primi due anticipi però la situazione si è rivelata diametralmente opposta. Mentre la Juventus è uscita sconfitta dalla partita contro la Lazio, gli uomini di Sarri hanno vinto la loro sfida contro la Roma, allungando la striscia di vittorie e facendo aumentare ulteriormente il loro vantaggio in classifica, arrivato ora a quota cinque punti.
Per la sfida andata in scena all'Allianz Stadium, Allegri ha optato per un cambio di modulo ed un leggero turn-over in vista del prossimo impegno di Champions League, nonostante la Lazio sia, evidentemente, una delle squadre più in forma del campionato italiano. Il tecnico livornese ha dunque mandato i suoi in campo con un 4-3-3 asimmetrico, dove l'acciaccato Mandžuki? svolgeva il solito compito da equilibratore sulla corsia di sinistra, mentre sul fronte opposto si trovava un giocatore con caratteristiche completamente diverse come il brasiliano Douglas Costa. Confermato nel centro del tridente Higuain, non partito per gli impegni con la Nazionale, mentre solo panchina all’inizio per Dybala. La linea mediana, considerati anche i problemi fisici di Pjani?, era invece giocoforza più fisica che qualitativa, con l'astro nascente Bentancur, schierato davanti alla difesa e Matuidi e Khedira ai suoi fianchi. La partita della Juventus non è stato un completo disastro, anzi. I bianconeri hanno infatti trovato il vantaggio iniziale con Douglas Costa, sfiorando anche il raddoppio con lo sfortunatissimo Higuain che coglie la traversa dopo un contrasto con il portiere laziale Strakosha.
Nel secondo tempo, invece, il crollo. Agli ospiti bastano solamente sette minuti per ribaltare il risultato, grazie alla doppietta del mai troppo amato ex Ciro Immobile, scoprendo tutta la fragilità mentale della formazione di Allegri. In questo preciso periodo la Juventus pare essere una lontana parente di quella squadra indomabile, capace di ribaltare qualsiasi risultato, anzi appare più come un pugile di grande talento ma che non riesce a rispondere a tono ai primi attacchi mandati a segno dall'avversario.
Il problema, più che di natura tecnico/tattica, sembra dunque essere psicologico, ed è per questo che adesso non è il tempo per Allegri di fare nuovi esperimenti. Il campionato è ancora lungo e le squadre del livornese tendono sempre ad eccellere nel lungo periodo, tuttavia i bianconeri devono fare sì che il gap con il Napoli non diventi incolmabile, il più presto possibile. Il recupero mentale di alcuni elementi della rosa juventina è dunque fondamentale. La prima operazione da fare è indubbiamente quella di togliere pressione ai due attaccanti argentini. Dybala è apparso molto abbattuto dopo l'errore dal dischetto, mentre Higuain appare molto nervoso, differentemente da quanto visto nei primi mesi della sua avventura in bianconero. Successivamente Allegri potrà pensare a riportare il centrocampo al centro del villaggio con Bentancur pronto all'esplosione accompagnato da giocatori di grande esperienza come Pjani?, Khedira e Matuidi. Infine si dovranno valutare soluzioni alternative alla classica costruzione del gioco, magari coinvolgendo maggiormente gli esterni offensivi, potenzialmente devastanti nell'uno contro uno.
In definitiva il tempo del passaggio definitivo al 4-3-3 non sembra essere ancora maturo, mentre la coperta "sicura" del 4-2-3-1 visto nell'ultimo anno, sembra essere ancora la soluzione più logica. La rosa attualmente a disposizione del tecnico livornese non è certamente inferiore a quella della passata stagione, anzi tecnicamente pare superiore dalla cintola in sù. Tuttavia è necessario che venga trovata la quadratura del cerchio nel minor tempo possibile, ritrovando quella consapevolezza tipica delle squadre abituate a vincere e che hanno grande fame di riconfermarsi, tanto sul piano nazionale che su quello internazionale.